La Nuova Sardegna

Sassari

Aou, dopo 10 anni ecco l’atto aziendale

di Luigi Soriga
Aou, dopo 10 anni ecco l’atto aziendale

Presentato a sindacati e medici e spedito in Regione: le criticità riguardano alcune strutture complesse e i doppioni

12 ottobre 2017
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SASSARI. Dopo dieci anni l’Aou di Sassari ha un nuovo assetto e l’incorporazione tra cliniche e ospedale ora è sancito da un atto aziendale. Lunedì la presentazione ai sindacati da parte del direttore generale D’Urso, poi l’incontro con i direttori, e infine l’invio della delibera e del testo alla Regione. Le basi per il futuro della sanità locale sono gettate.

Strutture complesse. Il documento contiene alcune modifiche apportate sulla base dei rilievi mossi dagli uffici cagliaritani. Il primo riguarda il declassamento di due strutture complesse.

«Stiamo lavorando sulla riconversione di Patologia medica e Patologia chirurgica – spiega Antonio D’Urso – Secondo quanto richiesto diventeranno strutture semplici dipartimentali. Una modifica che consentirà di inserirle in una nuova forma organizzativa ma che non cambierà il volto delle due strutture né l’impatto sull’utenza». Una scelta che non convince molti addetti ai lavori, soprattutto alla luce di altre strutture complesse che invece sopravvivono a pieno titolo nonostante un numero di posti letto irrisorio. Tipo Reumatologia, che ha solo 2 posti. O Riabilitazione, accreditata al rango di struttura complessa sulla base di una previsione di incremento di letti assegnati con la riforma. O ancora Chirurgia maxillo facciale, o Psichiatria, dove i ricoveri si possono contare sulle dita di una mano.

Da Cagliari è stato chiesto anche di rivedere il numero delle strutture complesse attraverso la riduzione o riconversione di una struttura complessa di Chirurgia generale e di una struttura complessa di medicina. La Regione ha presentato un rilievo anche per le strutture complesse di medicina nucleare e di neuropsichiatria infantile. L’assessore, però – si legge nella delibera di giunta – per garantire un’adeguata qualificazione della rete assistenziale regionale, ha proposto di mantenere in deroga queste due strutture complesse «in ragione del ruolo di Hub svolto dal presidio ospedaliero nella rete regionale e per le quali dovranno essere condotte ulteriori valutazioni successivamente all'approvazione della rete ospedaliera».

Doppioni. Altra criticità riguarda il mantenimento di alcuni doppioni, nonostante lo sforzo di razionalizzazione e di risparmio. Due rianimazioni e anestesie, duplicati nelle chirurgie e nelle medicine. Ma c’è da dire che un reset così drastico con la cancellazione di reparti storici, sarebbe stato insostenibile. Avrebbe innescato una rivolta. L’ospedale perfetto, quello concepito per il risparmio assoluto, avrebbe voluto reparti accorpati o almeno messi uno accanto all’altro in locali attigui, e non in edifici distanti, in modo da ottimizzare le risorse umane a disposizione, non pagare ad esempio due anestesisti contemporaneamente, o più infermieri e via dicendo. Ma vista la fisionomia della sanità sassarese, una simile razionalizzazione è auspicabile solo sul lungo periodo.

Novità. E ora le novità positive: resta confermata l'introduzione del dipartimento delle professioni sanitarie, che darà rappresentatività a oltre la metà dei dipendenti Aou. Conferme arrivano anche per la struttura semplice dipartimentale Coordinamento Breast unit, per il dipartimento Tutela delle Fragilità, per il dipartimento dell'Emergenza urgenza con due strutture complesse di Rianimazione. Quindi per la creazione della struttura semplice dipartimentale di Coordinamento codice rosa e vittime di violenza che potrà trovare spazio all’interno del pronto soccorso e per il dipartimento Tutela salute della donna.



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