La Nuova Sardegna

Sassari

Le professioni del mare diventano 2.0

Le professioni del mare diventano 2.0

Nel progetto di formazione emergono nuove competenze: manager di rete e tecnici sub di rov

12 ottobre 2017
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PORTO TORRES. Nuove conoscenze e nuove competenze da applicare alle professioni del mare, quelle di oggi e quelle che verranno , nel partenariato previsto dai programmi “Forma e Marino”, presentato nei giorni scorsi al palazzo del Marchese. L’evento di animazione territoriale destinato alla marineria di Porto Torres è stato organizzato dal Raggruppamento impegnato a rilevare il fabbisogno formativo nella filiera della pesca - Isforapi, capofila, Flag Nord Sardegna, Smeralda Consulting e Isogea - con la collaborazione del Comune. Una delle chiavi di volta del programma è infatti la partecipazione alle scelte formative e di sviluppo del territorio, in una città che vanta una marineria numerosa ma in cui proprio la partecipazione degli operatori ha bisogno di essere fortemente incentivata.

Il compito è quello di realizzare formazione utile, dunque, non calata dall’alto ma cucita addosso alle esigenze degli operatori, delle aziende e che coinvolga diverse categorie di utenti. Disoccupati e occupati, con una forte presenza di donne tra i fruitori della formazione, dove l’obiettivo dichiarato è quello di contrastare la tendenza alla marginalizzazione delle professioni del mare.

Nella prima fase di analisi territoriale, quella che ha portato alla candidatura ed alla selezione dei progetti, sono emerse competenze orientate su alcuni profili professionali: manager di rete per la filiera della pesca, caratterizzato da competenze e conoscenze di gestione; operatori della trasformazione e commercializzazione, riparazione e produzione di attrezzi da pesca; operatore tecnico subacqueo e di Rov, il piccolo sottomarino senza pilota, teleguidato da una postazione remota e fornito di videocamera ed eventuali altri accessori. Nuove prospettive e nuove speranze. (g.m.)

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