La Nuova Sardegna

Sassari

Tornei ormai alle porte ma palestre off-limits

di Gavino Masia

Due società di pallavolo e una di calcetto ancora non hanno la concessione I presidenti: «Da settimane abbiamo sollecitato invano gli uffici comunali»

12 ottobre 2017
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PORTO TORRES. Mancano ancora le concessioni comunali per l’utilizzo delle palestre sportive alle società che si devono allenare in vista dei campionati regionali che cominceranno tra due settimane. Quadrifoglio volley, Stella Maris volley e Happy Fitness di calcetto, sono i tre sodalizi che non hanno ancora avuto l’autorizzazione scritta per poter mettere piedi e mani dentro le palestre scolastiche di Monte Agellu, Il Brunelleschi e Bellieni.

«Da settimane abbiamo chiesto agli uffici dell’amministrazione comunale la concessione delle palestre – dicono i presidenti delle società –, perché la data di inizio tornei era vicina e perché ragazzi e ragazze devono allenarsi per poter arrivare pronti ai campionati di serie C, serie D e giovanili» . Una situazione per certi versi incredibile, considerando che negli immobili richiesti non è neanche necessario il Certificato prevenzione antincendi, che invece è previsto per il “PalaMura” che può ospitare fino a milleduecento persone sulle tribune. «Nelle palestre dove giocano le nostre squadre l’omologazione prevede la presenza di 200 persone – aggiungono i responsabili societari –, e non c’è necessità di alcuna autorizzazione aggiuntiva, quindi non riusciamo proprio a capire questo ritardo amministrativo che ci ha creato e sta continuando a creare contrattempi in ordine alla preparazione programmata dallo staff tecnico». Le discipline sportive della pallavolo e del calcetto sono risorse importanti per la comunità turritana, con numerosi atleti, giovani e adulti, che anche nella stagione scorsa hanno portato agli onori della cronaca Porto Torres con imprese vincenti e con l’allestimento di eventi a carattere provinciale e regionale. Le cause di questa lentezza amministrativa sono sconosciute e, per certi versi, poco importano a chi si deve occupare di organizzare la programmazione sportiva: si sentono letteralmente presi in giro da questo rimando continuo e senza alcuna spiegazione plausibile, dove ad essere penalizzati sono gli atleti che attendono di potersi allenare in una palestra cittadina autorizzata. Nessuna delle società vuole prendersi la responsabilità di entrare dentro le palestre senza avere in mano la concessione del Comune, inoltre, perché se durante la partita accade qualcosa ad atleti o spettatori a pagarne le conseguenze per primi sono i presidenti. «Crediamo che sia giunto il momento che il sindaco si prenda la responsabilità di firmare queste concessioni».

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