La Nuova Sardegna

Sassari

Pari opportunità anche per il Goceano

La protesta del presidente della Comunità Montana Bachisio Falchi per l’esclusione dall’area di crisi 

15 ottobre 2017
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BONO. «Le pari opportunità dovrebbero esistere anche per i territori». Sintetizza con queste parole Bachisio Falchi, assessore della Comunità Montana del Goceano, la sua protesta contro il mancato inserimento del suo territorio nelle aree di crisi non complesse della Sardegna, ovvero, come recita il testo della delibera della Regione, “aree di crisi industriale in cui la recessione economica e la perdita occupazionale hanno un impatto significativo sullo sviluppo dei territori”.

Il Goceano è stato per anni il maggior bacino di risorse umane del polo industriale di Ottana, e ora che quel settore è a un punto morto le famiglie soffrono per la disoccupazione. Per contro, il ritorno di costoro alla primaria vocazione agropastorale del territorio non è facile, perché la Regione non dà alcun sostegno.

«Non ho mai pensato che governare la Comunità Montana fosse facile – dice Falchi – ma inizialmente tra noi c’era ottimismo perché si pensava di poter avviare nuove forme di investimento. Ottimismo che è svanito quando è emerso che le aziende a indirizzo industriale o artigianale che vogliono investire nella varie zone Pip dei nostri comuni sono svantaggiate rispetto al Nuorese (inserito in quell’area di crisi, ndr) o ad altre zone della Sardegna non avendo gli stessi sgravi fiscali o punteggi nei finanziamenti. Siamo un territorio prevalentemente a indirizzo agro-pastorale, ma su di noi si continua ad avere diffidenze politiche a investire, per esempio sull’irrigazione».

Falchi si rivolge alla classe politica, appellandosi ad essa ma anche criticandone l’atteggiamento rinunciatario e di scarsa attenzione al Goceano. «Non posso che fare un plauso ai rappresentanti regionali di quei territori (soprattutto del Nuorese) che hanno ottenuto l’inserimento nell’elenco delle aree di crisi – prosegue – mentre è palese la disattenzione in questo caso dei numerosi consiglieri regionali della provincia di Sassari. Nel continuare la nostra capillare attenzione a qualsiasi situazione propositiva che possa rimettere in piedi le nostre realtà produttive, confidiamo che anche il nostro martoriato Goceano attiri le attenzioni della politica e che si creino le condizioni anche minime per poter finalmente difendere la nostra dignità economica e dare un futuro al nostro territorio». (b.m.)

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