La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, raffica di multe dopo la Turandot e il parcheggio del teatro è al palo

di Paoletta Farina
Sassari, raffica di multe dopo la Turandot e il parcheggio del teatro è al palo

Sanzionati gli automobilisti che hanno posteggiato sui marciapiedi per andare alla prima dell’opera. Il consigliere Giancarlo Carta (Fdi): «Da anni in attesa dell’apertura del multipiano, il Comune che fa?»

16 ottobre 2017
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SASSARI. “Prima” della Turandot amara per diverse decine di automobilisti che per assistere all’opera di Puccini allestita all’auditorium comunale hanno lasciato l’auto parcheggiata sul marciapiede di viale Mameli o fuori sosta nelle vie vicine. All’uscita dallo spettacolo, sul parabrezza hanno trovato la multa per divieto di sosta e ora dovranno pagare per il mancato rispetto del codice della strada. Non ci possono essere scusanti per chi non rispetta le regole, anche perché al posteggio sul marciapiede ci sono sicuramente alternative. Decidere di andare a piedi a teatro, ad esempio, per chi non abiti troppo lontano. Oppure utilizzare il silos del mercato civico, a una distanza tutto sommato accettabile dall’auditorium di Cappuccini. Parcheggio dove i posti non mancano, ma che in concomitanza con la stagione lirica o teatrale non si riesce a riempire, a detta della gestione.

Quindi, abbandonando pigrizie e comodità, come è l’inveterata abitudine di posteggiare nelle immediate vicinanze del luogo dove si è diretti, la multa si può evitare. Ma gratta gratta, qualche ragione i sassaresi e non che frequentano il Comunale forse ce l’hanno, se anche ieri. altra giornata della lirica, le auto sui marciapiedi non mancavano. Da anni si attende l’apertura del posteggio multipiano da 400 posti all’interno del teatro, un servizio che si fa sempre più urgente considerata la bolgia infernale che si crea nella zona di Cappuccini ad ogni spettacolo di richiamo. Strade tutt’intorno intasate dalle macchine, automobilisti che girano come trottole e parcheggiano dove capita, su marciapiedi e passi carrabili compresi, residenti inferociti perché non riescono a tornare a casa travolti da un fiume di auto e a loro volta non trovano parcheggio.

Invece sul parcheggio dell’Auditorium è calato il silenzio e ancora non si riesce a capire quando potrà essere finalmente aperto e a disposizione anche e soprattutto per quelle categorie di persone (dagli anziani ai disabili) che non possono permettersi, loro malgrado, di percorrere grandi distanze a piedi.

Così come è stata travagliata la realizzazione del teatro comunale, durata praticamente vent’anni, altrettanto interminabile sta diventando quella dei posteggi interni. Periodicamente, da Palazzo Ducale arrivano annunci sulla “vicina” conclusione dei lavori, che però non si vede all’orizzonte.

Per avere una risposta ufficiale dall’amministrazione comunale sul perché dei tempi incredibilmente lunghi della realizzazione dell’opera, il 31 luglio scorso il consigliere dell’opposizione Giancarlo Carta ha presentato un’interrogazione indirizzata alla presidente del consiglio comunale, Esmeralda Ughi. «Da allora sto aspettando un riscontro alle domande che ho posto – afferma l’esponente di Fratelli d’Italia –. E intanto si continuano ad accumulare ritardi».

Giancarlo Carta ricorda che «la gara d’appalto fu bandita nel 2008, quando era sindaco Gianfranco Ganau» e che in più occasioni «gli assessori Salvatore Demontis e Ottavio Sanna che si sono succeduti ai Lavori pubblici, avevano assicurato che si trattava di aspettare solo qualche mese e finalmente i lavori sarebbero finiti». Ma evidentemente ci sono problemi, è la considerazione di Carta, se gli anni passano e non succede niente. Si chiede, poi, se sia stata risolta la questione non secondaria dell’accesso al multipiano: «Nel marzo del 2013 la giunta Ganau deliberò che l’ingresso sarebbe stato esclusivamente da viale Mameli, in quanto il previsto accesso da via Piave è stato stralciato per problemi legati alle proprietà dei terreni interessati e da allora ancora non si conosce bene quale sarà il destino di quell’accesso. Perché alle casse del contribuente sassarese – conclude Carta – il parcheggio è costato finora quasi 1 milione 700mila euro, senza risultati».

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