La Nuova Sardegna

Sassari

«Il cinema Moderno riapre a novembre»

di Paoletta Farina
L'ingresso della multisala
L'ingresso della multisala

Sandro Murtas: «Lavori in dirittura d’arrivo, offriremo alla città una programmazione per tutte le esigenze del pubblico»

17 ottobre 2017
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SASSARI. Si procede a grandi passi verso l’apertura del multisala del cinema Moderno di viale Umberto. Chi in questi giorni ha avuto modo di passare davanti all’edificio ha potuto vedere gli operai al lavoro quasi senza soste e le luci accese nel cantiere fino a tarda sera. C’è molta attesa per il ritorno del grande schermo in città che in questi ultimi anni era stata privata della possibilità di scegliere tra più cinema, considerato che la programmazione è ancora limitata a quella dell’auditorium di via Monte Grappa, dove Sandro Murtas, l’imprenditore cagliaritano presidente dell’Anec Sardegna (Associazione nazionale esercenti cinema) che si è lanciato nella scommessa di far nascere il multisala, ha comunque garantito la possibilità di “andare al cinema”. «La data in cui gli schermi del nuovo Moderno cominceranno a far scorrere le immagini non è ancora definitiva, ma entro i primi giorni di novembre dovremmo essere pronti per l’inaugurazione – conferma lo stesso Murtas –. Ormai siamo in dirittura di arrivo».

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Al momento mancano gli ultimi ritocchi. Se gli schermi sono stati già piazzati, se l’impianto di audio video è pronto, così come è stata installata tutta la domotica di alto livello tecnologico scelta dalla Moderno srl, la società di gestione di cui Murtas è amministratore, per offrire un prodotto di alta qualità, restano ancora ponteggi su parte della facciata sia di viale Umberto che di via Adelasia. Che dovrebbero comunque essere smontati a breve.

Ancora da sistemare le poltroncine, anche queste di ultima generazione, che potranno essere collocate nelle quattro sale soltanto quando nei locali verrà effettuata la pulizia. Proprio per oggi è atteso il tir che le consegnerà. Quando tutto sarà a posto potrà essere eseguito il collaudo della struttura da parte della commissione provinciale pubblico spettacolo, che avrà sette giorni di tempo per dare l’ok dal momento in cui lo stesso collaudo verrà richiesto. Ìl progetto dello studio sassarese Roggio, Gavini e Passaghe e dello studio romano Pierluigi Celata offrirà ai futuri spettatori un cinema moderno nel nome e nei fatti.

Il rinnovo dei locali è costato oltre un milione e mezzo di euro, un investimento consistente che è stato possibile attuare da parte della Moderno srl anche grazie alla legge Franceschini che ha creato un fondo per il sostegno e il rafforzamento dell’industria cinematografica e audiovisiva.

La legge del ministro della Cultura e dello spettacolo incentiva e offre semplificazioni fiscali per chi ristruttura vecchie sale cinematografiche, con un finanziamento di 120 milioni in cinque anni. Approvata nel 2016, prevede la concessione dei contribuiti a partire da quest’anno. Proprio per questo motivo i lavori al moderno sono cominciati lo scorso gennaio.

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Ma la gestione del cinema che si fa risorgere dopo oltre un anno di chiusura è solo il primo passo dell’investimento in cui il gruppo di imprenditori ed operatori del settore coinvolti nella società ha creduto. Con i proprietari delle mura, la famiglia Mariotti-Peretti, è stato siglato, infatti, un preliminare per esercitare un’opzione di acquisto dell’intero stabilimento. Stabilimento che potrebbe essere completamente libero quando si definirà anche la controversia giudiziaria tra i proprietari e il circolo che occupa un ampio locale sul lato di via Adelasia e che ha ricevuto lo sfratto.

«Abbiamo molti progetti per il Moderno, lavoreremo per riavvicinare la città al cinema e con una programmazione che tenga conto delle diverse esigenze del pubblico – annuncia Sandro Murtas –. Anche per questo abbiamo scelto il centro storico e non le zone commerciali della periferia».

È chissà che anche dal cinema e dall’indotto che crea non possa partire quella rivitalizzazione della città vecchia che si fa sempre più urgente. Sassari ha visto rinascere anche il Teatro Verdi e c’è la caserma La Marmora a due passi che si aspetta diventi una Casa dello studente.
 

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