La Nuova Sardegna

Sassari

Lista nozze truffa: «Risarcite gli sposi o finirete in carcere»

di Luca Fiori
Lista nozze truffa: «Risarcite gli sposi o finirete in carcere»

Due commercianti sassaresi condannati. Un mese di tempo per ripagare il danno o niente condizionale

22 ottobre 2017
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SASSARI. Hanno 30 giorni di tempo, non un giorno di più, per risarcire il danno a 2 sposini truffati nel giorno più bello della loro vita, o 2 commercianti sassaresi finiranno in carcere a scontare i 6 mesi di reclusione inflitti loro dal giudice per una truffa servita e infiocchettata subito dopo il banchetto nuziale. Hanno dovuto attendere quasi 8 anni per vedere trionfare le loro ragioni, 2 coniugi sassaresi che all’inizio del 2010 avevano presentato un esposto in Procura dopo aver scoperto che i regali della lista nozze, scelti con cura tra piatti, vassoi, zuccheriere e decanter griffati “Modigliani” non sarebbero mai arrivati nella loro credenza.

La sentenza con cui il giudice Sergio De Luca ha ritenuto la titolare della ditta “Il Telaio Antico”, Giacomina Maresu, sassarese di 67 anni e il figlio Giovanni Pinna, di 42 (socio) colpevoli dei reati di truffa e insolvenza fraudolenta ha però una particolarità. Quelle ultime righe del dispositivo in cui il giudice impone di «risarcire il danno e le spese legali entro e non oltre un mese dalla sentenza» hanno il sapore della ricompensa tardiva per chi dopo il sì davanti a parenti e amici aveva dovuto spiegare agli invitati che gli oggetti della collezione “Terre Chianti”, pagati in anticipo, non sarebbero mai arrivati a casa degli sposi.

Gli imputati, difesi dall’avvocato Luca Diaz, sono stati condannati a 6 mesi di reclusione e a 100 euro di multa. Il giudice concederà a entrambi la sospensione condizionale della pena a patto che entro un mese risarciscano 4750 euro di spese legali sostenute dagli sposi e versino altri 6759 euro di provvisionale da dividere tra le vittime della truffa: gli stessi coniugi e alcuni degli invitati che avevano deciso di costituirsi parte civile. Se non lo faranno per loro potrebbero spalancarsi le porte del carcere, o quanto meno c’è il rischio concreto che debbano scontare la pena con una misura alternativa. La vicenda inizia nella primavera del 2009, quando un avvocato sassarese e l’attuale moglie, assistiti dagli avvocati Fabiana Fois e Giovanni Sedda, si presentano nel negozio gestito da Giacomina Maresu e insieme a lei scelgono una serie di oggetti da inserire nella lista nozze. Valore complessivo poco meno di 3000 euro.

Dopo un’odissea durata mesi, il legale e la moglie riescono a farsi consegnare solo una tovaglia fatta a mano da artigiani locali, ma dei prodotti firmati “Modigliani” neanche l’ombra. “Il Telaio Antico” aveva infatti interrotto il rapporto di collaborazione con il famoso marchio senza però avvisare gli sposi. Una decina di invitati aveva scelto e pagato in anticipo alcuni degli oggetti, con la promessa che gli sposi li avrebbero ricevuti pochi giorni dopo il matrimonio. I regali però non erano mai arrivati e a quel punto era scattata la denuncia.

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