La Nuova Sardegna

SASSARI. Le nuove linee guida per la gestione dei Plus 2018-2020, sono state il tema di un dibattito organizzato alcuni giorni fa dalla Legacoop Nord Sardegna. A introdurre l'incontro, nella Camera di Commercio è stato il presidente della Legacoop Nord Sardegna, Giovanni Condorelli, che sui Plus (piani locali unitari dei servizi alla persona) ha concluso affermando che «bisogna chiedersi se i Plus siano il modo migliore per dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini». È stata poi la volta di Andrea Piano - che per conto della Legacoop ha organizzato gli incontri territoriali che hanno lo scopo di avviare la consultazione pubblica per la funzionalità dei Plus- che ha ricordato che «le linee guida dei Plus non sono ancora definitive e possono essere modificate e integrate. È un percorso iniziato tempo fa e che non riguarda solo gli addetti ai lavori ma che incide direttamente sulle persone più fragili. Bisogna – ha continuato il rappresentate di Legacoop – proporre un quadro omogeneo tra i 25 Plus della Sardegna perché ora esiste una disarticolazione che crea diseguaglianze nei vari territori nell'erogazione dei servizi alla persona». «L'elaborazione delle linee guida interviene in un momento in cui, su questo argomento, c'è confusione anche sugli ambiti territoriali in cui si andrà a operare» ha aggiunto Mario Bonu, referente del Plus Anglona-Coros-Figulinas. Concetto condiviso anche dal referente del Plus di Sassari, Mario Mura. Critica l’analisi della presidente della Copas Franca Chessa, contraria al fatto che si continui a parlare dei Plus quando ci sono delle parti della legge sul riordino dei servizi-socio assistenziali, che non son state analizzate e modificate.

Roberto Spezzigu