La Nuova Sardegna

Sassari

Infarto alla guida: salvato dai passanti

Infarto alla guida: salvato dai passanti

Un uomo in via Alghero si è accasciato sul volante dell’auto Un medico gli ha praticato il massaggio e ha avvisato il 118

24 ottobre 2017
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SASSARI. Ha fatto appena in tempo ad accostare. Ha accusato un dolore fortissimo al petto, talmente forte da perdere lucidità e conoscenza. Ha fermato l’auto e poi si è accasciato sul volante.

La fortuna del conducente, un uomo di 55 anni, iraniano, è stata che in quel momento, alle 13,30 in via Alghero, all’altezza dell’incrocio con via Napoli, tra la farmacia Talu e il rifornitore di benzina, c’erano alcuni passanti. E due di loro hanno notato l’auto ferma sul lato della carreggiata e una persona immobile che abbracciava il volante.

DUe di loro si sono avvicinati per capire cosa stesse succedendo, hanno provato a busssare sul finestrino e non hanno ottenuto risposta. Così hanno lanciato l’allarme e diverse persone sono intervenute per soccorrere l’uomo che aveva perso conoscenza.

Uno dei pedoni era un medico, che non appena l’iraniano è stato tirato fuori dall’abitacolo, l’ha fatto adagiare sul marciapiedi e gli ha praticato le prime manovre per riattivare il battito cardiaco.

Nel frattempo al centralino del 118 è arrivata la richiesta di soccorso e l’ambulanza più vicina, un mezzo della Croce Blu, è intervenuta nell’arco di pochi minuti.

Il medico ha continuato a praticare il massaggio cardiaco in attesa che i volontari collegassero il macchinario per la defibrillazione. L’uomo aveva avuto un infarto e solo grazie all’apparecchio è stato possibile salvargli la vita. Infatti l’iraniano ha ripreso conoscenza ed è stato caricato sull’ambulanza per essere poi trasportato all’ospedale santissima annunziata.

Ormai tutte le ambulanze che operano per il 118 hanno a disposizione a bordo un defibrillatore, e i volontari sono formati e abilitati per l’utilizzo del macchinario.

Sino a qualche anno fa, invece, il mezzo di soccorso che poteva intervenire con un defibrillatore era un’ambulanza con medico e infermiere.

E questo, da un punto di vista della reperibilità immediata di un mezzo idoneo, poteva comportare anche la perdita di minuti preziosi, talvolta indispensabili per salvare una vita umana.

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