La Nuova Sardegna

Sassari

L’Ex Colonia ridotta a discarica

di Vincenzo Garofalo
L’Ex Colonia ridotta a discarica

Il palazzo ottocententesco ristrutturato con 270mila euro è diventato un tirassegno per i vandali

24 ottobre 2017
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SASSARI. Rimesso a nuovo tre anni e mezzo fa, dimenticato, e ora distrutto dai vandali. Il palazzo ottocentesco che ospitava l’asilo dell’ex colonia campestre di via Savoia, ristrutturato dal Comune con una spesa di 270 mila euro, sarebbe dovuto essere il fiore all'occhiello di un parco in minima parte recuperato e restituito alla città nel marzo del 2014. Nei disegni di Palazzo ducale la struttura liberty avrebbe dovuto accogliere un punto di accoglienza e ristoro per gli utenti del giardino, invece è diventato un tirassegno per i vandali: vetri e finestre distrutte, porte divelte, muri imbrattati, spazzatura ovunque. Nella sala più grande c’è perfino un vecchio divano sfondato, mentre una stanza più piccola è stata trasformata in una camera da letto da qualche clochard che fino a poco tempo aveva fatto dell’ex asilo il suo rifugio. Abbandonata a se stessa, la palazzina liberty il cui recupero doveva segnare il rilancio dell’ex colonia campestre, ora si abbina alla perfezione con gli altri fabbricati dell’antico parco, ridotti a poco più di ruderi. Due di questi edifici sono occupati da alcune famiglie. Un terzo cade a pezzi, circondato e riempita di rifiuti come una discarica. Un centinaio di metri più avanti la vecchia palestra sembra un’astronave arrivata da Marte: è tutto in ordine, la facciata è nuova, c’è un piccolo giardino recintato e pulito; all'interno opera l’associazione bocciofila Concordia, “campione d’Italia 2009”, come ricorda la scritta sulla facciata. La situazione di degrado denunciata più volte in Consiglio comunale da Maurilio Murru. L’ultima interrogazione è giusto di qualche giorno fa: «Sassari è la città delle contraddizioni; se da una parte troviamo decine di incompiute, dall'altra abbiamo lavori terminati, come l’immobile dell’ex asilo dell’ex Colonia campestre», dice il capogruppo del M5S. «Abbiamo protocollato un’interrogazione nella quale chiediamo un pronto intervento del settore competente, affinché venga immediatamente ripulita la struttura e messa a disposizione della città, attraverso un bando aperto a varie soluzione che consenta un affidamento a patti e condizioni congrue con la situazione economica del territorio». Nel corso dell’ultimo anno Palazzo Ducale ha pubblicato due avvisi per dare in gestione la struttura liberty: chiedeva 1.400 euro, più Iva, al mese di affitto, e i due bandi sono andati deserti. «Per l’ex colonia campestre, come per tutti gli spazi di proprietà del Comune abbiamo deciso di adottare una nuova politica», spiega l’assessore al Patrimonio, Simone Campus, che non risponde del passato e guarda al futuro: «Parliamo di beni comuni il cui utilizzo non lo decide l’assessore o la giunta, lo decide la città: il Comune chiederà di presentare delle manifestazioni di interesse per l’uso delle strutture. Le proposte saranno valutate e messe a bando mettendo come punti fermi la condivisone degli spazi fra più soggetti gestori e l’interesse della collettività». Intanto l’ex asilo liberty resta vuoto, ferito, e senza sorveglianza, gli altri edifici del parco continuano a crollare su se stessi e l’intera area profuma di discarica a cielo aperto.

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