A Balai si rinnova il rito del “dies natalis”
Tantissimi fedeli hanno partecipato alla cerimonia per ricordare il martirio di San Gavino
26 ottobre 2017
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PORTO TORRES. Erano tanti i fedeli che ieri mattina si sono presentati davanti alla chiesetta di Balai lontano per seguire la messa della ricorrenza de il dies natalis di San Gavino. Una funzione religiosa celebrata dal parroco don Mario Tanca e da padre Ambrogio Lecca, nello stesso giorno della decapitazione del martire Gavino avvenuta il 25 ottobre dell’anno 303 d.c proprio in quel promontorio diviso tra terra e mare. Al termine della messa, la processione dei fedeli, a piedi e a cavallo, verso la spiaggia di Balai. Accompagnati dal gruppo folk “Li Bainzini” dell’associazione Etnos, da alcuni esponenti del municipio Ponente Comune di Genova, da rappresentanti delle confraternite religiose dei Cristezanti di Voltri-Mele e del gruppo folkloristico Città di Genova. Davanti all’arenile c’erano diverse imbarcazioni a vela latina di Assovela, che hanno atteso l’arrivo dei cavalieri e del corteo per la tradizionale benedizione in riva al mare. Il parroco di San Gavino ha recitato la preghiera del Padre nostro e ha poi allargato le braccia sul golfo dell’Asinara per augurare una nuova buona vita a tutti i presenti e alla comunità. «Tanti anni fa i cavalieri forestieri che nel periodo di Pentecoste partecipavano alla Festha Manna – ha detto don Tanca -, prima di ritornare alle loro case si fermavano nella spiaggia per bagnare gli zoccoli, come segno di purificazione, ai loro cavalli». La ricorrenza si è chiusa ieri sera all’interno della basilica romanica, con il Pontificale presieduto dal nuovo Arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba. Al dies natalis di San Gavino era presente la delegazione ligure, grazie ad una iniziativa preparata nei mesi scorsi dall’assessore al Turismo del Municipio Ponente, Matteo Frulio, e il vice presidente del Centro studi San Gavino Giuseppe Piras. (g.m.)
