La Nuova Sardegna

Sassari

«L’ex bocciodromo alle società sportive»

di Gavino Masia
«L’ex bocciodromo alle società sportive»

A otto mesi dallo sgombero della struttura occupata si mobilitano le associazioni La proposta è quella di trasformarlo in un centro per accogliere varie discipline

27 ottobre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Da circa otto mesi l’ex bocciodromo che si trova all’interno della struttura sportiva di viale delle Vigne risulta chiuso - dopo l’ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Sean Wheeler in seguito al sopralluogo della polizia locale - e fino ad ora l’amministrazione comunale non ha pubblicato alcun bando per la gestione dell’immobile ad associazioni sportive e culturali. Eppure in città ci sono società che praticano da tantissimi anni agonismo sportivo e centri avviamento allo sport per i giovanissimi, costrette a dividersi ore di allenamento nelle palestre scolastiche, che non bastano mai, o trovare collocazione provvisoria in qualche cantina o struttura pubblica. L’ultimo censimento risale a 5 anni, effettuato dall’ufficio Sport del Comune, e riportava un numero di oltre 3500 atleti che svolgono attività sportiva nelle diverse discipline e che utilizzano le strutture sportive esistenti. Campi da gioco e palestre che vanno spesso in sofferenza per ospitare allenamenti e gare ufficiali durante la stagione. Riattivare l’ex bocciodromo, insomma, significherebbe avere una risorsa in più a disposizione della collettività. La decisione del Comune. «L'ex bocciodromo è attualmente inagibile – dice l’assessore al Patrimonio Marcello Zirulia – ma rientra tra le strutture del patrimonio comunale che dovranno essere valorizzate: ogni iniziativa, così come per tutti gli stabili comunali, sarà portata avanti dalla nostra amministrazione attraverso un bando pubblico, uno strumento che garantisce trasparenza, equità e massimo beneficio per la collettività».

La proposta. «Come “Porto in Movimento” – dice Bastianino Spanu – proponiamo di riqualificarlo e destinarlo a impianto sportivo polivalente e multifunzionale, coinvolgendo le società sportive e i privati, per poter ospitare eventi sportivi, musicali e di intrattenimento per una vasta platea di pubblico. Un’arena che può essere alternativamente usata per ospitare diverse discipline sportive quali boxe, MMA, judo, karatè , danza e lotta».

Centro studi Nakayama. «Alcuni anni fa facemmo richiesta al Comune di utilizzo della struttura – ricorda il maestro di karate Paolo Algisi –, avendo in programma la fondazione di una polisportiva, ma ci venne negata in quanto destinata ad altri usi: neanche un mese dopo venne occupata. Sarebbe utile assegnarla ad una associazione sportiva dilettantistica che si preoccupi di far uscire dagli scantinati e da altri locali fatiscenti gli sport minori, ma visto lo spazio potrebbe essere anche e soprattutto utilizzata per attività sociali con il vincolo di organizzare corsi gratuiti per disabili, per le persone a rischio e per chi non può permettersi una quota sociale. Saremmo in prima linea se ci fosse la possibilità di utilizzarla».

Quadrifoglio Volley. «É una struttura da recuperare assolutamente – dice la presidente della Quadrifoglio Cristina Rum – perché il PalaMura da solo non può bastare per esaudire quella che è una forte richiesta di società sportive (volley e basket per esempio) e pure di associazioni culturali che vorrebbero organizzare eventi e convegni. C’è poi l’area esterna che tornerebbe molto utile - al pari di quello che accade in altre strutture sportive dell’isola - per un privato che la gestirebbe creando anche occupazione».

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative