La Nuova Sardegna

Sassari

Maxi rissa tra migranti e sassaresi: 4 feriti

di Luca Fiori
Maxi rissa tra migranti e sassaresi: 4 feriti

Settanta persone si scontrano con spranghe e bastoni dopo la zuffa tra un profugo e alcuni abitanti. In serata molotov sul Pime

28 ottobre 2017
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SASSARI. La tensione stava salendo alle stelle già da qualche giorno. C’erano piccoli segnali - che radio quartiere aveva registrato - che la polveriera prima o poi sarebbe esplosa, e così è stato. Ieri all’ora di pranzo è bastata una scintilla per scatenare una guerriglia urbana tra residenti e ospiti del centro di prima accoglienza del Pime, che solo per miracolo non ha lasciato vittime per terra. Tensione e paura anche a tarda sera per il lancio di molotov contro il centro.

Circa settanta persone poco dopo le 13, quando mancava poco all’uscita dei bambini da scuola, si è sono fronteggiate per alcuni interminabili minuti a pochi metri dall’edificio scolastico di via Kennedy, tra via Leoncavallo e piazza Dettori, al confine tra i quartieri di Latte Dolce e Santa Maria di Pisa. In quattro, due giovani sassaresi e due ospiti del centro, sono finiti al pronto soccorso per ferite alla testa e alle gambe, ma fortunatamente per nessuno si è reso necessario il ricovero.

Durante la guerriglia sono volate pietre, bottiglie e pezzi di marciapiede - davanti agli occhi sbigottiti dei passanti - e solo l’arrivo delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione degenerasse. I due schieramenti, armati di spranghe e bastoni, alla vista dei lampeggianti si sono dileguati, ma nonostante il fuggi fuggi generale molti sono già stati identificati dalla polizia. La lite era iniziata fra alcuni ragazzi del quartiere di Santa Maria di Pisa e un giovane del Gambia ospite della casa di accoglienza per migranti del Pime, secondo alcuni abitanti della zona per qualche apprezzamento di troppo su una ragazza del quartiere. Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine il giovane era già stato aggredito giovedì sera in piazza Dettori e ieri all’ora di pranzo la scintilla si è riaccesa quanto il migrante è ritornato nella zona nella tabaccheria del quartiere per comprare una ricarica telefonica insieme a due amici. Davanti al negozio sarebbe stato accerchiato e pestato nuovamente da un gruppo di rivali locali. Uno degli amici è corso al Pime, distante poche centinaia di metri, e ha dato l’allarme. Dal centro di accoglienza si sono mossi in massa una trentina di ragazzi, alcuni armati di bastoni, e hanno raggiunto piazza Dettori per farsi giustizia. Nel mentre anche il gruppo dei locali si è ingrossato. Decine di ragazzi del quartiere hanno fronteggiato i migranti e per alcuni minuti è stata guerriglia. Sono volati bastoni, pietre e bottiglie. Il suono delle sirene poco dopo ha riportato la calma. Per terra sono rimasti i cocci di bottiglia e le pietre scagliate da una parte e dall’altra. Negli occhi dei migranti affacciati dalle finestre del centro la paura che questo clima di intolleranza possa sfociare in qualcosa di più grave.

Paura che ha trovato conferma poco prima di mezzanotte, con ripetuti scoppi di petardi nel quartiere – forse per depistare – e poi il lancio di molotov contro il Pime in via Solari. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco con la chiusura della strada, mentre i migranti restavano al sicuro dentro il centro di accoglienza.

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