Molotov per i migranti a Sassari, il sindaco Nicola Sanna duro: "No all'intolleranza"
Comitato di sicurezza convocato d'urgenza per martedì 31 ottobre. Il primo cittadino: "Chiederemo una riduzione delle presenze nei centri di accoglienza straordinari, i numeri sono eccessivi"
SASSARI. Il sindaco Nicola Sanna ha aspettato 24 ore prima di dire la sua sulla mega rissa di Santa Maria di Pisa, ma ora ha rotto gli indugi e avvisa duro chi soffia sul fuoco: «Atteggiamenti di intolleranza non sono consentiti a nessuno, atti ostili e provocatori, come spedizioni punitive o lancio di bombe carta, non fanno parte del senso civico collettivo della nostra città. A quelle forze politiche che invitano all'intolleranza, chiediamo cautela e senso di responsabilità»
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Quattro giovani, due sassaresi e due africani, sono stati denunciati per gli scontri. Le contrapposizioni tra giovani del quartiere e i migranti ospiti della struttura di via Solari andavano avanti da qualche tempo. C'erano stati già degli episodi gravi che non sono stati tenuti in seria considerazione. E il confronto sociale, in un quartiere complesso e carico di difficoltà, è diventato sempre più aspro. Segnato da incomprensioni e litigi, spesso alimentati da comportamenti che hanno gettato benzina sul fuoco.
L'integrazione è complicata, tanto più quando viene lasciata al caso, all'improvvisazione dei singoli e alla buona volontà di un quartiere che ha al suo interno tante storie di piccoli e grandi disagi quotidiani
Martedì 31 ottobre è convocato il comitato provinciale di sicurezza con Comune, prefettura e forze dell'ordine. Il sindaco Sanna rilancia il tema della solidarietà perché «Sassari è una città che rifugge da atteggiamenti discriminatori». Resta un'emergenza da gestire, perché la presenza di migranti sul territorio è oggettivamente eccessiva
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