La Nuova Sardegna

Sassari

in aula l’ex manager 

Bilancio Asl, Giannico ai giudici: «Ho sempre applicato la legge»

di Luca Fiori
Bilancio Asl, Giannico ai giudici: «Ho sempre applicato la legge»

SASSSARI. «Abbiamo sistemato anni di incuria e se avessimo avuto più tempo avremmo chiuso il bilancio con un passivo di 30 milioni e non di 18 come abbiamo fatto». È un fiume in piena Marcello...

01 novembre 2017
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SASSSARI. «Abbiamo sistemato anni di incuria e se avessimo avuto più tempo avremmo chiuso il bilancio con un passivo di 30 milioni e non di 18 come abbiamo fatto».

È un fiume in piena Marcello Giannico - l’ex manager della Asl a processo per falsità ideologica in atti pubblici, falsità materiale e abuso d’ufficio in concorso - durante la deposizione davanti al collegio presieduto dal Maria Teresa Lupinu che ascolta in silenzio per ore la sua ricostruzione dettagliata dei passaggi di quel bilancio in cui la Procura ravvisò delle irregolarità. «Agimmo applicando correttamente i principi contabili - ha spiegato Giannico rispondendo alle domande del suo legale, l’avvocato Massimiliano Ravenna - andando a spulciare in quel polverone in cui per anni nessuno aveva messo le mani». Al centro delle indagini portate avanti dal procuratore Gianni Caria il controverso bilancio aziendale di sette anni fa chiuso con 880mila euro di passivo dall’allora direttore amministrativo Angela Cavazzuti e poi diventato una voragine di diciotto milioni secondo i conti di Marcello Giannico. Calcoli che per la guardia di finanza e per il pm sarebbero frutto di debiti nei confronti dei dipendenti, gonfiati ad arte dall’allora direttore generale. Calcoli che per Marcello Giannico rispecchiavano esattamente la realtà disastrosa dell’azienda sanitaria locale, ma che nessuno per anni aveva avuto il coraggio di portare alla luce. Per la Procura invece quel disavanzo clamoroso non è mai esistito e sarebbe stato creato a tavolino per consentire a Giannico di denunciare agli uffici della Regione il rischio di un default, scongiurando così la revoca del suo contratto per avere mancato gli obiettivi fissati nel momento in cui era stato chiamato ai vertici dell'azienda sanitaria. Secondo l’ipotesi accusatoria, la Cavazzuti si sarebbe opposta all'operazione e per questo sarebbe stata prima isolata e poi licenziata. Dopo una mattinata di full immersion nei bilanci della Asl l’udienza è stata rinviata al prossimo 28 novembre, quando Marcello Giannico dovrà sottoporsi anche alle domande del pubblico ministero. Insieme a Giannico sono a processo le collaboratrici amministrative Vittoria Pinna e Maria Antonietta Spanedda, Gianfranco Manca, all’epoca dei fatti responsabile del servizio Gestione economico-finanziaria della Asl, e Giovanni Michele Cappai, nel 2010 responsabile del servizio Programmazione e controllo dell’azienda sanitaria.

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