La Nuova Sardegna

Sassari

I “finti” Meledina in realtà erano tre quadri autentici

I “finti” Meledina in realtà erano tre quadri autentici

SASSARI. Per sei anni sono rimasti nei magazzini del nucleo tutela del patrimonio culturale dei carabinieri e in più di un’occasione sono stati mostrati come esempio di perfette riproduzioni di opere...

01 novembre 2017
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SASSARI. Per sei anni sono rimasti nei magazzini del nucleo tutela del patrimonio culturale dei carabinieri e in più di un’occasione sono stati mostrati come esempio di perfette riproduzioni di opere d’arte. I tre quadri «falsi», come erano stati classificati nel 2011 da un’esperta nominata dal tribunale, erano in realtà dei pezzi autentici del pittore Libero Meledina scomparso nel 1995. Pochi giorni fa, dopo un’odissea giudiziaria durata sei anni, i tre dipinti sono tornati nelle mani del legittimo proprietario, Giuseppe Rosa un corniciaio sassarese che nel 2011 era stato denunciato per ricettazione e frode in commercio quando i carabinieri avevano notato nella vetrina del suo negozio di Carbonazzi i tre quadri di Meledina. Un anno dopo la Procura aveva chiesto l’archiviazione della sua posizione, ma i quadri ritenuti falsi erano stati confiscati e consegnati ai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale che li avevano richiesti per uso didattico. L’uomo sicuro però che quelle opere - ricevute negli anni Settanta dalle mani dell’autore - fossero vere si è rivolto all’avvocato Alberto Mario Passino, esperto d’arte e oltre che di aule di giustizia. Il legale si è rivolto al Gip ed è riuscito a far periziare i quadri dalla figlia di Libero Meledina e da una delle sue allieve che hanno scoperto che le opere erano autentiche. Lo storico Alessandro Ponzeletti, nominato dal tribunale, ha confermato tutto e i quadri sono tornati nelle mani del proprietario. (l.f.)

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