La Nuova Sardegna

Sassari

Spaccio nel centro storico denunciati 11 giovanissimi

Spaccio nel centro storico denunciati 11 giovanissimi

Blitz dei carabinieri tra le vie Università, Munizione Vecchia, Araolla e Pazzola Due mesi di indagini: documentata la cessione continua di eroina e metadone

01 novembre 2017
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SASSARI. Spaccio di droga alla luce del sole nel “quadrilatero” compreso tra le vie Università, Munizione Vecchia, Araolla e Pazzola. Una situazione monitorata per più di due mesi e documentata anche con foto e video registrati dalle telecamere posizionate in punti strategici. Alla fine i carabinieri della compagnia di Sassari - guidati dal maggiore Fabio Melci - hanno denunciato in stato di libertà 11 giovani sassaresi, tutti accusati di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa dei militari ha permesso di accertare che gli spacciatori cedevano ai clienti dosi di eroina, ma anche metadone (il flaconcino ritirato per uso terapeutico veniva suddiviso in dosi e venduto in piazza).

Le indagini erano scattate dopo le ripetute segnalazioni dei residenti che avevano notato il via vai di giovani e - in molti casi - erano stati testimoni diretti delle operazioni di spaccio. A quel punto i carabinieri - impegnati già in una serie di servizi per la sicurezza nel centro storico - avevano puntato con decisione sul “quadrilatero” della droga e in particolare sul “pozzo” di piazza Università. In quel punto sono state documentate gran parte delle vendite delle dosi di droga (con passaggio anche del denaro) e identificate numerose persone che trascorrevano parte della giornata in attesa di vendere o acquistare lo stupefacente.

Dai riscontri effettuati dai militari impegnati nelle indagini, è emerso che tra le persone presenti nelle zone monitorate c’erano anche diversi pregiudicati, oltre a persone che trascorrevano le giornate consumando sostanze alcoliche e altre che gestivano il “mercatino” della droga.

A conclusione di due mesi di attività, i carabinieri hanno identificato tutti gli spacciatori (oltre ai consumatori segnalati alla Prefettura) che sono stati denunciati in stato di libertà. Alcune delle persone segnalate alla Procura erano già destinatarie della misura cautelare del divieto di dimora. (g.b.)

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