La Nuova Sardegna

Sassari

Tensione con i migranti a Sassari, il sindaco: «Sono troppi, vanno redistribuiti»

I carabinieri davanti al centro di accoglienza di Santa Maria di Pisa
I carabinieri davanti al centro di accoglienza di Santa Maria di Pisa

Dopo gli scontri e il lancio di molotov a Santa Maria di Pisa, il prefetto Giuseppe Marani ha riunito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

01 novembre 2017
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SASSARI. Non è emergenza sicurezza, ma si tratta di fatti gravi e per questo è stato elevato il livello di controllo da parte delle forze dell'ordine. Dopo gli scontri nel quartiere di Santa Maria di Pisa tra un gruppo di residenti e di migranti ospiti del centro di accoglienza di via Solari, seguiti anche dal lancio di molotov e da altre situazioni di forte tensione, ieri il prefetto di Sassari Giuseppe Marani ha riunito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. L'incontro ha avuto uno svolgimento sereno, senza eccessi ma con toni fermi. Si è partiti dal fatto che la città di Sassari accoglie circa 850 migranti a fronte di poco più di 400 stabiliti dalle quote ministeriali. Il doppio. C'è quindi l'esigenza immediata di "alleggerire" la pressione con una ridistribuzione negli altri comuni del territorio provinciale.

Proprio il prefetto si è fatto carico di promuovere a breve una riunione con tutti i sindaci della provincia di Sassari per valutare la situazione. Il passaggio, infatti, non è automatico. In altre realtà ci sono situazioni di sofferenza (più o meno per gli stessi motivi lamentati dai residenti di Santa Maria di Pisa) e da una parte dei sindaci non ci sarebbe la disponibilità a incrementare i numeri dell'accoglienza.

«È evidente che su Sassari c'è un carico spropositato di migranti - ha detto il sindaco Nicola Sanna -, più di quanti la città possa accoglierne in maniera dignitosa. Per questo chiederemo al ministero dell'Interno e ai sindaci dei comuni del Sassarese la disponibilità e le misure per ridistribuire la presenza dei tanti richiedenti asilo».

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