il giudice sospende la fattura
Bolletta da 20mila euro, porta in giudizio Enel e vince
di Nadia Cossu
SASSARI. Una bolletta da più di ventimila euro che fa riferimento a consumi del bimestre gennaio-febbraio 2017. La signora alla quale viene recapitata si stropiccia gli occhi più di una volta,...
02 novembre 2017
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SASSARI. Una bolletta da più di ventimila euro che fa riferimento a consumi del bimestre gennaio-febbraio 2017. La signora alla quale viene recapitata si stropiccia gli occhi più di una volta, incredula. Anche perché la fattura è tutt’altro che chiara: nelle pagine interne riporta infatti un ricalcolo dei consumi dal 2013 al 2017.
L’utente, di Sassari, si rivolge agli avvocati Franca Lendaro e Rita Vallebella, vuole capire cosa sia successo e soprattutto ritiene che ci sia un madornale errore alla base di tutto. I due avvocati procedono con un primo ricorso davanti al tribunale che ha come effetto la sospensione del preavviso di slaccio attraverso un provvedimento d’urgenza del giudice. A questo segue la replica di Enel che sostiene invece che quella fattura sia regolare e questa volta il giudice accoglie le argomentazioni dell’ente di fornitura elettrica: revoca così il precedente provvedimento e in sintesi dice alla signora che deve pagare.
Gli avvocati impugnano con un reclamo davanti a tre giudici sostenendo l’illegittimità della fattura nel suo contenuto. «Secondo Enel il ricalcolo riguardava il periodo dal 2009 al 2017 – spiega la Lendaro – peccato che nella fattura (ordinaria) venisse citato il bimestre gennaio-febbraio 2017 e il ricalcolo dal 2013 al 2017. Anche perché eventuali consumi dal 2009, in ogni caso, sarebbero da considerarsi prescritti». I giudici del reclamo, accogliendo la tesi dei legali dell’utente, concordano sull’illegittimità e sulla assoluta non chiarezza della fattura e ne decretano la sospensione.
«Secondo Enel la nostra cliente nel corso degli anni non avrebbe consentito agli addetti di poter leggere il contatore che ha dentro casa. In realtà a noi non risulta, sono andati solo nel 2017 e hanno fatto la regolare verifica. Quindi Enel avrebbe fatto una lettura presunta dal 2009 al 2017. Ma c’è un’anomalia: perché allora nella fattura si fa riferimento al periodo 2013-2017? Enel ha spiegato che inserire l’annualità 2013 era dovuto a una mera esigenza contabile...».
Partendo dal presupposto che la signora in questione – che vive in casa con due figli minori – ha sempre pagato regolarmente tutte le bollette «procederemo con un’azione di merito per accertare se le somme siano dovute e chiederemo l’annullamento totale della fattura e il risarcimento danni». Intanto, per il momento, i giudici hanno sospeso la bolletta e condannato Enel Servizio elettrico al pagamento delle spese di entrambi i gradi del giudizio.
L’utente, di Sassari, si rivolge agli avvocati Franca Lendaro e Rita Vallebella, vuole capire cosa sia successo e soprattutto ritiene che ci sia un madornale errore alla base di tutto. I due avvocati procedono con un primo ricorso davanti al tribunale che ha come effetto la sospensione del preavviso di slaccio attraverso un provvedimento d’urgenza del giudice. A questo segue la replica di Enel che sostiene invece che quella fattura sia regolare e questa volta il giudice accoglie le argomentazioni dell’ente di fornitura elettrica: revoca così il precedente provvedimento e in sintesi dice alla signora che deve pagare.
Gli avvocati impugnano con un reclamo davanti a tre giudici sostenendo l’illegittimità della fattura nel suo contenuto. «Secondo Enel il ricalcolo riguardava il periodo dal 2009 al 2017 – spiega la Lendaro – peccato che nella fattura (ordinaria) venisse citato il bimestre gennaio-febbraio 2017 e il ricalcolo dal 2013 al 2017. Anche perché eventuali consumi dal 2009, in ogni caso, sarebbero da considerarsi prescritti». I giudici del reclamo, accogliendo la tesi dei legali dell’utente, concordano sull’illegittimità e sulla assoluta non chiarezza della fattura e ne decretano la sospensione.
«Secondo Enel la nostra cliente nel corso degli anni non avrebbe consentito agli addetti di poter leggere il contatore che ha dentro casa. In realtà a noi non risulta, sono andati solo nel 2017 e hanno fatto la regolare verifica. Quindi Enel avrebbe fatto una lettura presunta dal 2009 al 2017. Ma c’è un’anomalia: perché allora nella fattura si fa riferimento al periodo 2013-2017? Enel ha spiegato che inserire l’annualità 2013 era dovuto a una mera esigenza contabile...».
Partendo dal presupposto che la signora in questione – che vive in casa con due figli minori – ha sempre pagato regolarmente tutte le bollette «procederemo con un’azione di merito per accertare se le somme siano dovute e chiederemo l’annullamento totale della fattura e il risarcimento danni». Intanto, per il momento, i giudici hanno sospeso la bolletta e condannato Enel Servizio elettrico al pagamento delle spese di entrambi i gradi del giudizio.