La Nuova Sardegna

Sassari

Perdite dalle condotte Abbanoa: a Tula una casa invasa dall’acqua

di Barbara Mastino
Perdite dalle condotte Abbanoa: a Tula una casa invasa dall’acqua

La situazione va avanti dal mese di aprile, le infiltrazioni rischiano di minare la stabilità dell’edificio Inutili le richieste di intervento accompagnate dalle relazioni dei vigili del fuoco e del Comune

08 novembre 2017
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TULA. Una situazione al limite della vivibilità quella che sta capitando negli ultimi mesi un cittadino di Tula, la cui abitazione è letteralmente invasa dall’acqua che fuoriesce dalle mura del seminterrato a causa di infiltrazioni dovute a una perdita dalla rete idrica di Abbanoa. Un problema più volte segnalato dall’uomo, Francesco Salvatore Sini, ma anche dai vigili del fuoco, che hanno verbalizzato il danno ad aprile, e infine dall’Ufficio tecnico del Comune, che ha effettuato un sopralluogo a metà ottobre e subito inviato una richiesta di intervento ad Abbanoa.

Il tutto senza ottenere nessuna risposta dall’ente gestore del servizio idrico, che non ha programmato alcun intervento né per salvare l’abitazione - e la salute - dell’uomo né per contrastare la copiosa perdita d’acqua.

L’abitazione dell’uomo, che oltretutto è disabile al 100 per cento, si trova in via Brigata Sassari 4, strada dove insistono altri immobili: il rischio di danni strutturali quindi non riguarda esclusivamente la casa di Francesco Salvatore Sini ma potrebbe interessare anche altre abitazioni nonché la strada sovrastante. Danni che ricadrebbero, quindi, sull’intera comunità.

Lo si evince chiaramente dalla lettura della nota inviata dall’amministrazione comunale ad Abbanoa a seguito del sopralluogo dell’Ufficio tecnico comunale, che descrive «acqua proveniente da condotta idrica di rete che defluisce copiosa dal muro del seminterrato», e che viene raccolta in un pozzetto realizzato dallo stesso proprietario per poterla espellere tramite una pompa idrovora, nonché «il muro in tufo e pietre che risulta molto deteriorato dall’erosione dell’acqua».

Insomma, una vera e propria “sorgente” dentro casa, che Salvatore Sini è riuscito alla bell’e meglio a convogliare cercando una soluzione che ovviamente non può essere definitiva. Ecco quindi che il proprietario della casa ha deciso di avviare un’azione giudiziaria, incaricando a tale scopo l’avvocato Costanzo Foddai. «Nonostante gli accertamenti effettuati dai vigili del fuoco e dal Comune di Tula – dice l’avvocato Foddai – è evidente che ad oggi uno spreco d’acqua di tale portata non sia in alcun modo giustificabile. Come non è giustificabile che una persona disabile debba sopportare ormai da tanti mesi un inconveniente di tale genere in attesa di chi intervenga di competenza».

L’auspicio è che i lavori di risanamento vengano effettuati urgentemente, anche tenendo conto che poco meno di due mesi fa Abbanoa ha annunciato una serie di interventi strutturali nelle condotte sarde assicurando uno stanziamento di più di sei milioni di euro per il solo distretto di Ozieri.

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