La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, l’eroe di via Battisti pestato in via Roma da uno sbandato

di Luca Fiori
Sassari, l’eroe di via Battisti pestato in via Roma da uno sbandato

Il cavaliere Giuseppe Pinna aggredito con due pugni al volto. Il 77enne dall’ospedale: «Ho sempre fatto del bene a tutti»

10 novembre 2017
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SASSARI. Non ha fatto in tempo a dire a uno sbandato - che gli si era avvicinato minaccioso e con una bottiglia in mano - di allontanarsi da lui, che si è ritrovato per terra, privo di sensi e con il viso sanguinante.

È finito al pronto soccorso con lesioni al volto e traumi al torace e a una spalla Giuseppe Pinna, sassarese di 77 anni, nominato “cavaliere” diversi anni fa per il gesto eroico compiuto nel 1979, quando durante l’incendio che seguì alla terribile esplosione in via Cesare Battisti si gettò tra le fiamme e salvò alcune persone rimaste tra le macerie.

Due sere fa l’ex dipendente comunale, che per anni ha portato il gonfalone della Città di Sassari in tutte le manifestazioni pubbliche e che tre anni fa è stato premiato con una targa dall’amministrazione, è stato brutalmente aggredito da uno sbandato che si era avvicinato a lui e a un suo amico in via Roma con fare minaccioso. «C’eravamo appena alzati da un bar in cui avevamo preso un aperitivo - racconta il cavalier Pinna dal letto dell’ospedale - e stavamo andando verso lo scooter del mio amico, posteggiato vicino alla tabaccheria di piazza d’Italia, quando si è avvicinato a noi uno sconosciuto con una bottiglia di birra in mano che voleva a tutti i costi fare un giro sulla moto». Giuseppe Pinna ha avuto la malaugurata idea di dire allo sbandato di levarsi dalle scatole non immaginando la sua reazione spropositata. «Quello insisteva che voleva fare un giro sulla moto del mio amico - racconta l’ex dipendente comunale - e io gli ho detto di lasciarci in pace, ma per tutta risposta sono stato colpito con due pugni al volto che mi hanno fatto perdere i sensi». L’aggressore subito dopo ha gettato la bottiglia che aveva in mano e si è dileguato, mentre diversi passanti hanno chiamato il 118 e le forze dell’ordine. «La prima a soccorrermi mi hanno detto sia stata una signora - continua Pinna - perché io non ricordo niente di quei momenti. Poi è arrivata l’ambulanza e mi hanno accompagnato al pronto soccorso». Sul posto sono arrivati anche gli agenti della squadra volante e della polizia locale e sono scattate le ricerche. Un grosso aiuto alle indagini potrà arrivare dalla visione delle immagini delle diverse telecamere presenti nella zona, oltre che dal racconto di alcuni testimoni che hanno fornito la descrizione dell’aggressore. Giuseppe Pinna in giornata potrebbe essere dimesso e fare rientro a casa. «Nella mia vita ho sempre fatto del bene a tutti - commenta amareggiato - non avrei mai immaginato alla mia età di dover subire un’aggressione del genere senza un valido motivo».

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