La Nuova Sardegna

Sassari

Nomine, denuncia contro la preside del Canopoleno

Nomine, denuncia contro la preside del Canopoleno

Un cuoco e un’infermiera contestano la mancata presa di servizio a settembre Primi in graduatoria, hanno dovuto aspettare oltre un mese l’assunzione

13 novembre 2017
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SASSARI. Ogni anno le nomine scolastiche di docenti e personale generano proteste e contenziosi, che a volte si traducono anche in esposti alla magistratura. È quello che è accaduto anche al Convitto Nazionale Canopoleno dove un cuoco e un’infermiera che aspiravano ad ottenere la nomina, essendo primi nella graduatoria d’istituto, si sono rivolti alla Procura per denunciare la dirigente del Convitto, Giovanna Contini, di non aver provveduto già dall’inizio dell’anno scolastico a chiamarli in servizio, causando un danno al loro avanzamento di carriera .

La vicenda si snoda tra il settembre e l’ottobre scorso quando Mario Soma, 60 anni, originario di Chiaramonti e residente a Sorso, e Maria Giovanna Catta, 54 anni, di Sennori, non prendono servizio nell’istituto di via Luna e Sole, nonostante il loro profilo professionale e il punteggio di cui sono in possesso.

La denuncia, protocollata il 23 ottobre scorso, ha avuto un effetto pochi giorni dopo. Il cuoco, che intanto prestava servizio all’Istituto Alberghiero, il 30 dello stesso mese è entrato al lavoro al Canopoleno, l’infermiera ha invece ottenuto il posto il 6 novembre. Prima di rivolgersi alla magistratura, entrambi avevano sollecitato la scuola, tramite il sindacato Anief a cui sono iscritti, a provvedere immediatamente alla nomina. «Ma non abbiamo ottenuto risposte ai nostri solleciti».

Nonostante l’assunzione, i due lavoratori lamentano tuttora che non essere stati inseriti nell’organico dall’inizio dell’anno scolastico, ufficialmente partito il 13 settembre, ha come conseguenza un danno economico, perché hanno perso punteggio. Tanto che Soma ha avanzato richiesta all’istituto di riconoscimento del punteggio giuridico.

Ma c’è anche un altro aspetto non secondario nelle rivendicazioni del personale. Il Canopoleno, essendo Convitto, deve avere nel proprio organico un infermiere, a tutela della salute dei convittori che attualmente sono una cinquantina. «Ma per oltre un mese - anno notare i due lavoratori – è rimasto privo di questa figura, indispensabile per offrire sicurezza agli studenti e alle famiglie».

Per quanto riguarda la cucina, considerato che tra convittori e semiconvittori gli iscritti sono 512, sono quattro i posti più un part time. «Pochi, considerato che negli Istituti Alberghieri di Alghero e Arzachena, per 130 convittori c’è lo stesso numero di personale – considera Mario Soma –. Perciò la mia presa di servizio era, oltre che dovuta, anche indispensabile».



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