La Nuova Sardegna

Sassari

Sedicesimo furto alla Q8 di Marritza

di Salvatore Santoni
Sedicesimo furto alla Q8 di Marritza

Sabato notte nuovo assalto per portare via la slot machine. Il titolare esasperato chiede un incontro con il prefetto 

16 novembre 2017
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SORSO. È notte fonda e una Porche Cayenne senza targhe irrompe nel piazzale. A bordo ci sono tre persone. Non devono fare rifornimento e non sembrano buoni clienti. E infatti scendono dall’auto armati di picco e cric e puntano verso l’ingresso principale. È più o meno l’una e mezza della notte tra sabato e domenica, e la stazione di servizio della Q8 di Marritza sta per essere assalta ancora una volta, la sedicesima in due anni.

Per un pelo. La banda ha scardinato una serranda in acciaio per poi dileguarsi poco prima dell’arrivo dei carabinieri portando via una slot machine e un cambiamonete. «Questa volta gli siamo quasi arrivati sopra - racconta il titolare Nino Marginesu -. I ladri sono riusciti a scappare mentre stavano arrivando i carabinieri».

Le indagini. I militari di Sorso, guidati dal comandante Alessandro Masala, sono al lavoro in queste ore per stringere il cerchio attorno ai responsabili degli assalti. Alcuni elementi utili potrebbero emergere dai filmati del sistema di videosorveglianza, che sono già da giorni al vaglio degli inquirenti.

Sedici. Con quello di sabato sono sedici gli assalti che i titolari della stazione di servizio sostengono di aver subìto negli ultimi due anni. «Per quanto mi riguarda è una cosa preoccupante - riprende l’imprenditore - anche perché stiamo parlando di circa duecentomila euro di danni. E poi dopo il secondo furto le assicurazioni ci hanno detto arrivederci, puoi riempirli d’oro ma ti dicono di no».

L’esasperazione. L’ultimo assalto alla stazione di servizio non rappresenta soltanto l’ennesimo danno economico per l’imprenditore ma anche un’ulteriore pressione psicologica sulla sua famiglia. «Ho avuto un impeto di rabbia perché quasi quasi ci sentivamo noi in difetto per essere vittime di questi furti - dice ancora Nino Marginesu -. Allora mi son detto: Ma stiamo scherzando? Qui si sta andando oltre, non ne possiamo più. Chi mi ripaga la pressione psicologica che stiamo subendo?». Lunedì mattina l’imprenditore si è recato in prefettura per chiedere un incontro col prefetto di Sassari perché «abbiamo praticamente blindato il locale utilizzando ogni accorgimento possibile. Che altro possiamo fare? Questa è un’escalation».

Zona calda. La Q8 si trova a poche centinaia di metri dalla linea di battigia di Marritza. Tutt’attorno è costellata da una miriade di case e ville, alcune abitate tutto l’anno e altre soltanto durante l’estate. Significa che in certi periodi, come in autunno e inverno, la zona diventa terreno fertile per i ladri. «So di venti furti o rapine fatte nel circondario - riprende e conclude l’imprenditore -. Questa cosa sta diventando un problema sociale. Ringrazio ancora una volta i militari di Sorso per la tempestività con la quale in ogni occasione intervengono e presidiano il territorio, ma noi non sappiamo più come affrontare la situazione».



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