La Nuova Sardegna

Sassari

Chiasso, musica e sporco rivolta contro la movida

di Vincenzo Garofalo
Chiasso, musica e sporco rivolta contro la movida

I comitati di piazza Tola e via Asproni “marciano” su Palazzo Ducale per protesta Il sindaco: «Bisogna trovare il giusto compromesso. E le regole vanno rispettate»

17 novembre 2017
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SASSARI. Quando la movida diventa l’incubo dei residenti. Musica a palla fino alle due del mattino, vociare assordante fino all’alba, e marciapiedi sporchi di primo mattino. Gli abitanti di piazza Tola e di via Asproni dopo aver perso il sonno a causa del chiasso all’interno e all’esterno dei locali pubblici che si ritrovano sotto casa, hanno perso la pazienza: sono nati due comitati di residenti, hanno presentato esposti in Procura, senza esito, e mercoledì si sono presentati a Palazzo Ducale per portare il loro malessere nell’ufficio del sindaco.

Una larga rappresentanza dei due comitati uniti nella lotta per il diritto al riposo ha incontrato il primo cittadino impugnando faldoni di fotocopie di leggi, ordinanze, sentenze, e ha consegnato a Nicola Sanna un documento con la precisa richiesta di far rispettare le regole agli esercenti. «Siamo davanti a una pluridenunciata situazione di mala movida che imperversa in piazza Tola e in via Asproni da ormai due anni, con peggioramento della vita, minacce alla salute e al riposo dovute all’inquinamento acustico perpetrato a danno dei residenti», sostengono questo nugolo di cittadini.

Al sindaco chiedono di dare una stretta agli orari in cui è possibile fare musica dal vivo e alla tipologia di intrattenimenti consentiti, rivedendo l’ordinanza sindacale del luglio scorso con cui Palazzo Ducale ha fissato le regole della movida. In più chiedono maggiori controlli da parte della polizia municipale, sia per prevenire e reprimere gli schiamazzi che si protraggono in strada fino all’alba, sia per verificare che nei vari locali dello svago il volume della musica sparata dalle casse non superi i limiti stabiliti per legge.

Nicola Sanna ha ascoltato con attenzione e affiancato dal vicesindaco e assessore all’Ambiente, Fabio Pinna, e dagli assessori alla Polizia municipale, Antonio Piu e alle Attività produttive, Alessandro Boiano, ha promesso che Palazzo ducale non rimarrà con le mani in mano: «Convocheremo gli esercenti e chiederemo loro di essere più responsabili per evitare di creare disagio per i residenti», ha detto. «Devono essere garantiti i diritti di tutti, quello degli imprenditori che hanno deciso di investire sul centro storico facendo rinascere un angolo di città, e quelli dei residenti che hanno il diritto di riposare». «La presenza e i controlli della polizia locale ci sono», ha precisato l’assessore Piu, «proprio nei giorni scorsi un esercizio commerciale è stato chiuso per 5 giorni e sanzionato perché non rispettava le regole sull'inquinamento acustico e dell’occupazione suolo pubblico».

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