La Nuova Sardegna

Sassari

Immagine ingenerosa del Liceo classico Azuni

Roberto Cesaraccio *
Il liceo Azuni di Sassari
Il liceo Azuni di Sassari

INTERVENTO - I dati dell’indagine Eduscopio sullo stato di salute delle scuole italiane sono in parte superati: l’istituto sassarese ha un’ottima offerta formativa

19 novembre 2017
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Intervengo nel dibattito acceso dalla lettura dei dati dell’indagine Eduscopio che indaga lo stato di salute della scuola italiana e la qualità delle scuole dei vari territori. Premesso che non si può non considerare che la crisi generalizzata che affligge da troppo tempo l’isola non poteva lasciare immune la scuola, afflitta da problemi di trasporto e difficoltà familiari, chiamata ogni giorno di più a surrogare le carenze di una società in crisi, è innegabile che l’indagine offre un’immagine dell’Azuni ingenerosa e limitativa.

Ritengo perciò doveroso rassicurare i genitori e i ragazzi che continuano a nutrire fiducia nella qualità dell’offerta formativa erogata dal nostro Liceo. L’indagine, partita nel 2014, compara dati che riguardano anche corsi assai diversi da quelli attualmente in essere e comunque gli ultimi dati trattati si fermano al 2015.

La Riforma della scuola del 2010, infatti, intervenne pesantemente sull’offerta formativa dei licei classici, protagonisti di sperimentazioni di eccellenza grazie ai corsi sperimentali ideati e promossi dal sottosegretario alla Pubblica istruzione Beniamino Brocca tra la fine degli anni ’80 e i primi del ’90. Il professor Brocca ipotizzò una riforma organica di ampio respiro e, a parere dello scrivente, di grande spessore, secondo la quale i corsi liceali prevedevano più discipline e più ore di lezione rispetto a quelli attuali. È facile evincere come un’offerta così ricca e articolata non potesse non essere qualitativamente più completa. Non è un caso che nel 2014 i diplomati del Liceo Azuni abbiano evidenziato delle performance superiori a quelle dei colleghi di altri Istituti cittadini.

Con l’avvento della ‘riforma Gelmini’ i licei classici sono tornati ad un impianto formativo gentiliano, più tradizionale ma inequivocabilmente più povero. Gli effetti sono stati immediati e hanno ridotto l’appeal formativo del liceo classico. Per sopperire all’impoverimento formativo e riuscire ad erogare un’offerta di qualità l’Istituto ha prodotto uno sforzo enorme e, pur con molte meno armi a disposizione, ha retto il confronto con i competitor locali rimanendo nelle zone alte di valutazione e conseguente giudizio. Peraltro l’indagine non prende in considerazione i nuovi indirizzi musicale e coreutico e i risultati dei diplomati del Liceo Musicale, molti dei quali frequentano con successo le scuole di alta formazione musicale.

Due indirizzi affatto nuovi la cui attivazione ha richiesto un grosso investimento di risorse, umane e finanziarie, in un momento non certo prodigo per la scuola italiana. Governare la complessità del cambiamento non è stato semplice e ha inevitabilmente prodotto disagi.

La carenza di locali non ha certo agevolato il lavoro di alunni, docenti e personale ma oggi, grazie anche all’acquisizione della nuova sede di via De Carolis, si va consolidando un equilibrio che integra le diversità di indirizzo. Nonostante lo sforzo dedicato ai nuovi indirizzi, l’Azuni non ha trascurato l’indirizzo tradizionale e ha progettato un corso arricchito dall’integrazione di alcune discipline. Il corso, chiamato logico-filosofico, è giunto ormai al quinto anno e molti indicatori positivi confortano tale scelta. Per ora l’implementazione dell’offerta formativa è portata avanti con risorse proprie del liceo, ma si confida di poter ottenere una stabilizzazione ufficiale dell’impianto progettuale. E l’impegno del Liceo continua in altre forme: unico sardo tra soli cinque Istituti a livello nazionale, è destinatario della carta della mobilità internazionale ‘Erasmus plus’, grazie al know how esperienziale portato avanti sino al 2011 dall’indimenticato professor Andrea Blasina.

Da quest’anno l’Istituto promuove progetti di preparazione alle certificazioni linguistiche Pet e First e ospita la sede provinciale dell’Alliance Française, la quale offre opportunità di preparazione e certificazione in lingua francese. Giova infine aggiungere che nei corsi portati avanti sino al 2014 gli alunni avevano la possibilità di accedere a competenze su discipline quali il diritto, le plurilingue ed altre propedeutiche per molti dei corsi universitari. In conclusione, al di là delle flessioni statistiche, se i nostri diplomati affrontano comunque con dignità percorsi formativi nei quali incontrano assolute novità, forse lo sforzo prodotto dal liceo per continuare a garantire una buona offerta formativa non è del tutto vano.

*Dirigente Scolastico del Liceo Azuni Sassari


 

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