La Nuova Sardegna

Sassari

Ampliamento del palazzetto dello sport di Sassari, il Comune inizia la corsa

di Giovanni Bua
Ampliamento del palazzetto dello sport di Sassari, il Comune inizia la corsa

Pubblicato il bando per la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera. Si partirà a marzo e nei tre mesi estivi sarà necessario lavorare 24 ore su 24

20 novembre 2017
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SASSARI. Il Palaserradimigni si prepara a cambiare faccia. E lo farà in punta di piedi. Nessuna emigrazione coatta oltre Tirreno per la Dinamo, e nessuno sfratto per le altre 42 società sportive che nel palazzetto di piazzale Segni portano avanti le più disparate attività. Gli attesi lavori di ampliamento, finanziati da 4 milioni e 300 mila euro di fondi comunitari Jessica, rispetteranno un serrato cronoprogramma che chiuderà i cancelli del palazzo solo da luglio a settembre. Con i prefabbricati che verranno realizzati in stabilimento da marzo a giungo e il raccordo del settore C con le tribune A e B che si potrà fare lavorando all’esterno da ottobre a dicembre senza interrompere le attività.

Il bando. A metterlo nero su bianco il documento che di fatto dà la decisiva mossa all’atteso progetto: il bando da 318mila euro per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva ed esecutiva, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dell’intervento di riqualificazione del centro sportivo polifunzionale. Bando pubblicato venerdì nel sito del Comune, e che scadrà il prossimo 3 gennaio. Da allora il vincitore avrà 90 giorni di tempo per dare via all’opera, che si dovrebbe concludere dunque entro il dicembre 2018.

Il palazzetto. Una boccata di ossigeno, e non solo per Dinamo. Il palazzetto costruito negli anni 80 e ampliato negli anni ‘90, a seguito dei crescenti risultati della squadra di basket della città, con la realizzazione di due nuove tribune nel lato sud e nord (di seguito denominate settore C e D), che portarono la capienza a 4.532 posti (poi ridotta per motivi di sicurezza a 4.178) mostra infatti tutti i segni del tempo. E il cuore della sua riqualificazione, più del suo comunque generoso ampliamento, è il rifacimento completo della cadente ed energivora copertura attuale, con il nuovo “tetto” che, oltre a aripettare tutti i requisiti termoigrometrici di legge, sarà del tutto “indipendente” dalle strutture attuali e sarà modulare per essere facilmente adattabili a scenari futuri e a mutate necessità di fruizione della struttura. La copertura sarà inoltre predisposta per una futura possibile installazione di sistemi attivi per la produzione di energia e verrà coperta con una “pelle” di chiusura di elementi in lamiera stampata, che promettono di regalare al Palazzetto un nuovo “tono” architettonico moderno e camaleontico, , trasformabile anche con semplici “giochi” di luci a seconda dell’evento ospitato.

L’ampliamento. Il cuore del progetto rimane comunque l’ampliamento che porterà la capienza dai 4.178 posti attuali a 5.652, con un + 1.474 che fa sognare i tifosi biancoblù di tutta l’Isola.

In questo caso si provvederà con l’ampliamento delle tribune centrali con la realizzazione di un terzo livello, in sopraelevazione ai due esistenti con una struttura in tegoli prefabbricati sorretta da profilati in acciaio. La struttura sarà “staticamente” indipendente da resto della tribuna in modo tale da non gravare sull’esistente e permettere una verifica sismica delle strutture di nuova realizzazione, e regalerà 550 nuovi posti. Gli altri 900 salteranno fuori dalla realizzazione dei deu settori intermedi E e F che collegheranno le tribune al settore C creando un’unica e suggestiva arena di gioco.

La corsa. Il piano è di procedere alla realizzazione, in fabbrica, delle strutture prefabbricate in acciaio e in cemento armato per la copertura, i solai e le gradinate. Andare avanti nel mentre con i tracciamenti delle fondazioni, delle palificate e a tutte le opere esterne propedeutiche, il tutto a struttura aperta e per quattro mesi. Poi da luglio a settembre, con un cantiere aperto 7 giorni su 7 h24, si procederà allo smontaggio della copertura esistente, la posa della nuova in acciaio; la realizzazione del “terzo anello” delle tribune. Infine da ottobre a dicembre la rimodulazione della C senza chiudere la struttura. Un progetto ambizioso, unico possibile per non perdere un’occasione storica per lo sport cittadino. Che la corsa abbia inizio.

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