La Nuova Sardegna

Sassari

Nicola Sanna racconta la sua città

di Vincenzo Garofalo
Nicola Sanna racconta la sua città

Il sindaco ha esposto la relazione sui primi tre anni di mandato. L’opposizione: «Azioni insufficienti»

22 novembre 2017
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SASSARI. Una relazione di centosette pagine con dati, progetti e buoni propositi, diluiti in un’ora e mezzo di esposizione davanti al Consiglio, per un’autopromozione (o autoassoluzione, a seconda dei punti di vista) sull’operato della giunta comunale in tre anni e mezzo, piuttosto agitati, di governo. Il sindaco, Nicola Sanna, presenta a Palazzo Ducale la relazione annuale sull’attività amministrativa, spolvera sorrisi, sicurezza e buona dialettica, ma non convince l’opposizione che con le controrelazioni dei vicepresidenti delle sei commissioni consiliari demolisce le azioni dell’esecutivo, marchiandole come «ordinaria amministrazione». Critiche che non scalfiscono minimamente le convinzioni del primo cittadino, concentrato a elencare i risultati raggiunti settore per settore, attento a non dimenticare né un’opera né un progetto, e a includere tutti i settecento dipendenti della macchina comunale nel cartellino dei ringraziamenti. Il racconto a ritroso del sindaco parte dal concetto di partecipazione: «Il nostro non è un proclama né una formalità da assolvere, ma un modo di lavorare costante, che prevede l’attivazione di strumenti tecnici e operativi capaci di garantire la partecipazione della comunità nel bilancio dell’ente», sostiene Sanna. Quindi elogia il difficile operato del settore Politiche sociali, con la mano tesa del Comune alle famiglie in difficoltà economica, l’attenzione verso i disabili, i minori, gli anziani. Nicola Sanna parla a braccio, lanciando di tanto in tanto una rapida occhiata al faldone di centosette pagine che condensano un anno di amministrazione.

Non può evitare di soffermarsi sulle piste ciclabili, croce e delizia della giunta e dei sassaresi negli ultimi due anni, «abbiamo ottenuto un ulteriore finanziamento di 1,9 milioni di euro per rendere ancora più sostenibile la mobilità in città, migliorare il tracciato esistente e incrementare l’uso della bicicletta». Ecco un passaggio sul centro intermodale di via 25 Aprile, «entro l’anno il progetto di bonifica del sito che precederà la costruzione del centro», e sulla manutenzione delle strade: «abbiamo investito 7 milioni di euro per intervenire su oltre cento vie». Come non citare gli interventi dei Lavori pubblici sulle scuole cittadine e l’urbanistica: «Il Puc è entrato in vigore nel dicembre 2014 e ora lo stiamo migliorando passo dopo passo, con il nuovo regolamento edilizio già approvato e fra poco con il Pul e il piano particolareggiato del centro storico». Quindi il finale: «Non è stata attività ordinaria; non abbiamo realizzato ponti e strade ma con gli stretti vincoli di risorse in atto, abbiamo garantito il funzionamento e l’efficienza della città». Un funzionamento ridotto, secondo l’opposizione: «Non si può porre in evidenza e censurare il fatto che il lavoro della Giunta ha subito notevoli battute di arresto», sottolinea, tra gli altri, Giancarlo Carta, di Fratelli d’Italia. «Stop dovuti alle crisi politiche che hanno portato inevitabilmente a un rallentamento dell’azione di governo, da giudicare assolutamente ordinaria e insufficiente».

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