La Nuova Sardegna

Sassari

Pescatori dilettanti nella darsena vietata

Pescatori dilettanti nella darsena vietata

L’ex sindaco Rum scrive a Wheeler: «Intervenga per tutelare la salute e faccia rispettare l’ordinanza»

25 novembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Numerosi cittadini frequentano le aree portuali allo scopo di sfruttare l’attività sportiva della pesca alla canna da lancio, da scogliere e banchine, ma nella zona della darsena servizi del porto industriale c’è l’ordinanza di divieto a persone e mezzi. Attività di pesca assolutamente vietata, quindi, che ha spinto l’ex sindaco Giacomo Rum a presentare l’ennesima interrogazione a Sean Wheeler attraverso lo strumento istituzionale del Question Time. «Chiedo al sindaco di sapere quanti e quali provvedimenti abbia assunto per tutelare la salute dei cittadini e dei lavoratori presenti all’interno della darsena – dice Rum – e per accertare quante e quali quantità di pesci vengano pescate all’interno del porto, e se vengono consumate in proprio o affidate a terzi». Nella zona portuale incriminata è stato effettuato un monitoraggio atmosferico che ha evidenziato e confermato concentrazioni di benzene e di idrogeno solforato elevate, sia sul breve che nel lungo periodo. E il sindaco Wheeler emana di volta in volta l’ordinanza d'interdizione al passaggio, transito e sosta alle persone per sei mesi. In quel periodo di tempo è infatti consentito l’accesso finalizzato alle attività di monitoraggio ambientale solo agli enti istituzionali competenti (Arpas, Asl di Sassari, Dipartimento di prevenzione e protezione), con l’adozione di tutte le cautele previste dalla legge. Nelle giornate di vento, poi, vicino alla darsena si sentono forti odori di composti solforosi e aromatici, a conferma di un inquinamento che ancora esiste e che si auspica venga eliminato con la seconda parte degli interventi previsti da Syndial. «Nel frattempo – aggiunge Rum – il sindaco ci deve dire con quali mezzi di controllo e con quale personale intende fare rispettare la sua ordinanza». (g.m.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative