La Nuova Sardegna

Sassari

vittima un poliziotto 

Tentato omicidio e lesioni padre e figlio a processo

di Nadia Cossu

SASSARI. Un incidente stradale sfiorato, un battibecco tra automobilisti coinvolti su chi ha ragione e chi ha torto, volano parole di troppo fino a quando qualcuno tira fuori un coltello e cerca di...

25 novembre 2017
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SASSARI. Un incidente stradale sfiorato, un battibecco tra automobilisti coinvolti su chi ha ragione e chi ha torto, volano parole di troppo fino a quando qualcuno tira fuori un coltello e cerca di colpire l’altro. L’altro però è un poliziotto e quando lo comunica al suo aggressore quest’ultimo si allontana, viene inseguito e arrestato: passerà quattro mesi ai domiciliari. Il resto continua in un aula di tribunale.

Protagonisti di questa storia accaduta due anni fa nella strada per l’Argentiera sono Palmiro Sini e suo figlio Antonello, due imprenditori agricoli. Il primo è finito a processo per tentato omicidio, il secondo per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. In tutta questa storia c’è però un dettaglio da non trascurare in chiave difensiva: «Il coltello non è mai stato trovato» ha puntualizzato l’avvocato Bastianino Ventura che assiste i due imputati.

La dinamica: padre e figlio (il giovane è al volante) sono a bordo del loro Daily rosso e svoltano verso sinistra per entrare a casa. Dietro di loro c’è l’Audi guidata da Eugenio Bianco (un poliziotto) che gli va quasi addosso proprio nel momento in cui il Daily è nel bel mezzo della manovra. I primi sostengono di aver inserito la freccia, il secondo dice che non è così. Nasce una discussione in mezzo alla strada a cui assistono anche due donne che in quel momento stanno rientrando a casa dal lavoro e restano intrappolate nel bel mezzo dell’incidente (mancato). Le stesse sono state citate come testimoni dal pm Mario Leo (anche se in aula è stato sostituito dalla collega Cristina Carunchio). Tra il poliziotto e Antonello Sini c’è una colluttazione. Qui le versioni discordano su chi abbia colpito e chi abbia subìto. A quel punto Palmiro Sini sarebbe sceso dal furgone brandendo un coltello con il quale avrebbe cercato di colpire il poliziotto alla gola. Poi la corsa verso casa non appena saputo che l’uomo con il quale era scoppiata la lite era un poliziotto. Tragitto durante il quale, secondo l’accusa, l’anziano si sarebbe liberato del coltello mentre suo figlio colpiva a calci e pugni Eugenio Bianco (semnpre secondo l’accusa).

Ma la difesa sostiene invece che il coltello non sia mai esistito, «e infatti non è stato trovato, neppure nel punto in cui il poliziotto dice che sia stato gettato. Non gliel’hanno trovato addosso né a casa. Che fine avrebbe fatto?». Ma una delle due testimoni ha raccontato in aula di aver visto Sini padre «scendere dal furgone e poi tirare fuori un coltello». Il processo è stato rinviato a giugno per sentire gli agenti delle volanti che intervennero subito dopo il fatto e che parteciparono anche loro alle ricerche dell’arma.

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