La strada per Santa Lucia verrà riparata
Bonorva, il Comune ha indetto una gara d’appalto da 200mila euro per la manutenzione del manto
27 novembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA
BONORVA. Il breve tratto stradale, lungo poco più di cinquecento metri, con fondo in Macadam, che separa l’ingresso al cortile nel quale è situata la chiesetta secentesca di Santa Lucia da quello alle tombe ipogeiche di Sant’Andria Prius, sarà rinnovato con alcuni lavori di manutenzione e ripristino che dovrebbero risolvere i tanti problemi creati dalla presenza di un piano carrabile in brutte condizioni e dall’assenza di canali laterali per lo scolo delle acque meteoriche. L’amministrazione comunale guidata da Massimo D’Agostino, ha destinato 200 mila euro per l’ esecuzione delle opere necessarie per rinnovare la struttura ed ha indetto una gara d’appalto che scadrà alle ore 13 del prossimo 7 dicembre 2017.
«Con l’intervento previsto intendiamo rimediare ad una situazione oggettivamente di insicurezza e degrado di una piccola ma importante parte di rete viaria che serve una zona del nostro territorio che ha un rilevante valore strategico, sia sul piano turistico sia su quello economico» ha osservato Aldo Salaris, assessore comunale ai Lavori Pubblici. Il tratto interessato, infatti, è stato da sempre oggetto di lavori di ripristino per l’eliminazione delle buche ed il recupero di una sede transitabile dai normali mezzi di locomozione e così potremo evitare, ai numerosi turisti che si recano in visita alle Domus di Sant’ Andria Prius e agli allevatori che giornalmente si postano verso le diverse aziende collocate nella parte terminale della piana di Santa Lucia e del parco di Mariani, manovre zigzaganti per superare i tratti più sconnessi. Un’iniziativa ancor più apprezzabile se si considera che è l’unica via d’acceso verso una parte del territorio particolarmente interessante per la presenza di siti archeologici di notevole rilievo, come le tombe ipogeiche, frequentate quotidianamente da visitatori e studiosi, ed il parco di Mariani, nel quale sono in corso diversi lavori di riforestazione, di pulizia del sottobosco, di recinzione, di sistemazione della rete viaria interna e di sistemazione di alcuni immobili d’interesse pubblico. La necessità di accedere ai luoghi per l’esecuzione di tali opere e il conseguente passaggio di mezzi pesanti ha contribuito e contribuisce notevolmente ad accelerare il degrado del tappetino d’usura, con la conseguente formazione degli avvallamenti e le difficoltà di traffico per cui gli amministratori hanno ritenuto l’intervento necessario e consentirà agli utenti, che la dovranno percorrere per scopi turistici o di lavoro, di non dover fare ricorso a pericolose gincane.
Emidio Muroni
«Con l’intervento previsto intendiamo rimediare ad una situazione oggettivamente di insicurezza e degrado di una piccola ma importante parte di rete viaria che serve una zona del nostro territorio che ha un rilevante valore strategico, sia sul piano turistico sia su quello economico» ha osservato Aldo Salaris, assessore comunale ai Lavori Pubblici. Il tratto interessato, infatti, è stato da sempre oggetto di lavori di ripristino per l’eliminazione delle buche ed il recupero di una sede transitabile dai normali mezzi di locomozione e così potremo evitare, ai numerosi turisti che si recano in visita alle Domus di Sant’ Andria Prius e agli allevatori che giornalmente si postano verso le diverse aziende collocate nella parte terminale della piana di Santa Lucia e del parco di Mariani, manovre zigzaganti per superare i tratti più sconnessi. Un’iniziativa ancor più apprezzabile se si considera che è l’unica via d’acceso verso una parte del territorio particolarmente interessante per la presenza di siti archeologici di notevole rilievo, come le tombe ipogeiche, frequentate quotidianamente da visitatori e studiosi, ed il parco di Mariani, nel quale sono in corso diversi lavori di riforestazione, di pulizia del sottobosco, di recinzione, di sistemazione della rete viaria interna e di sistemazione di alcuni immobili d’interesse pubblico. La necessità di accedere ai luoghi per l’esecuzione di tali opere e il conseguente passaggio di mezzi pesanti ha contribuito e contribuisce notevolmente ad accelerare il degrado del tappetino d’usura, con la conseguente formazione degli avvallamenti e le difficoltà di traffico per cui gli amministratori hanno ritenuto l’intervento necessario e consentirà agli utenti, che la dovranno percorrere per scopi turistici o di lavoro, di non dover fare ricorso a pericolose gincane.
Emidio Muroni
