La Nuova Sardegna

Sassari

Eroina e cocaina nel sangue della 22enne

di Nadia Cossu
Eroina e cocaina nel sangue della 22enne

La giovane aveva assunto droga prima di morire. L’autopsia ha escluso segni di violenza ma saranno eseguiti altri esami

30 novembre 2017
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SASSARI. L’autopsia eseguita ieri sera sul corpo di Leyla Daniel – la giovane di 22 anni trovata morta domenica sera a casa della madre, in camera da letto – ha escluso segni di violenza ma i primi esami tossicologici hanno svelato la presenza di eroina e cocaina nel suo sangue.

L’esame necroscopico non ha sciolto tutti i dubbi degli inquirenti. Per quale motivo la ragazza – descritta da amici e conoscenti come una giovane tranquilla e “pulita” – aveva improvvisamente cominciato a drogarsi? Perché si era trasferita a casa della madre (che ha gravi problemi di tossicodipendenza) lasciando l’appartamento nel quale abitava insieme ai tre fratelli? Su questi aspetti si muove l’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica che ha anche disposto ulteriori accertamenti di laboratorio, in particolare esami su campioni di tessuto.

Il lavoro della magistratura va avanti nel massimo riserbo e si concentra soprattutto sulla ricostruzione di un quadro familiare certamente complicato. Leyla venerdì scorso si era trasferita dalla mamma (che vive con il compagno) in un appartamento al terzo piano di una palazzina di viale Sicilia. Prima abitava in un’altra casa insieme ai fratelli, figli che la madre Leymary Rodriguez aveva avuto con il marito dal quale si era separata qualche tempo fa. Poi la decisione di andare a vivere in viale Sicilia. «Perché?» è la domanda che diverse persone vicine alla ragazza continuano a farsi in queste ore. Una scelta che aveva lasciato perplessi alcuni amici che la conoscevano. Poi domenica – appena due giorni dopo il trasferimento in quella nuova abitazione – l’improvviso malore, Leyla non riusciva più a respirare, sul posto sono arrivati prima un’ambulanza del 118 e poi i carabinieri della compagnia di Sassari. I soccorritori hanno provato a rianimarla, tentativi disperati – ma purtroppo inutili – di riportarla in vita. Per la ventiduenne non c’era più niente da fare, il suo cuore aveva smesso di battere. Gli esami tossicologici ieri hanno dato un primo importante risultato: la giovane aveva assunto droga.

Aveva cominciato a farne uso di recente, lo dicono alcuni amici che raccontano anche di una situazione di disagio che la ragazza stava vivendo nell’ultimo periodo. Paure, timori, legati non si sa bene a cosa. Pare che avesse anche confidato alla Rodriguez di esser stata stuprata da un uomo di recente. Tutti elementi che fanno ritenere che la morte di Leyla sia maturata in un ambiente di forte degrado familiare, con una madre con gravi problemi di tossicodipendenza con la quale non aveva un rapporto sereno.

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