La Nuova Sardegna

Sassari

Un urlo dalla miniera: «Restiamo qui»

di Luca Fiori
Un urlo dalla miniera: «Restiamo qui»

I minatori di Olmedo hanno respinto l’invito dell’assessora Piras a sospendere l’occupazione: «Vogliamo un lavoro»

02 dicembre 2017
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INVIATO A OLMEDO. «Non usciremo da qui fino a quando non firmeremo il contratto di lavoro». Poche parole che rimbombano nell’ingresso della miniera, superano le inferriate e si sbattono in faccia all’assessora regionale all’Industria Maria Grazia Piras, arrivata ad Olmedo ieri pomeriggio sotto una pioggia battente per illustrare ai lavoratori i contenuti della norma approvata pochi giorni fa dal Consiglio Regionale. Un passaggio legislativo con cui vengono stanziati oltre 900 mila euro per affidare alla società in house della Regione, l’Igea, il servizio di custodia e mantenimento in sicurezza del giacimento di bauxite, fino al rilascio della concessione a un nuovo imprenditore.

Dopo l’incontro con i rappresentanti sindacali, durante il quale è stato annunciato che il presidente Pigliaru e la stessa assessora Piras incontreranno quanto prima lavoratori e sindacati a Cagliari per stabilire le modalità di applicazione della norma, l’esponente della Giunta regionale si è recata all’ingresso della miniera e ha chiesto ai lavoratori di interrompere la protesta.

La risposta è stata è arrivata al termine di un duro faccia a faccia ai cancelli del giacimento, occupato da quattro minatori ormai da novanta giorni. Dallo stesso tempo in superficie i loro 24 colleghi hanno occupato gli uffici della cava, l’unico giacimento ancora attivo di bauxite in Italia. «Stiamo aspettando da tre anni che la situazione si sblocchi - hanno ribadito con voce ferma i minatori con le tute arancioni e i passamontagna calati sui visi - dopo tante promesse non ci fidiamo più di nessuno. Rimarremo qui anche a Natale se sarà necessario - hanno aggiunto i lavoratori ormai allo stremo delle forze - siamo stanchi ma usciremo solo per firmare un contratto di lavoro».

All’incontro con i lavoratori erano presenti anche il presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, e il consigliere regionale Salvatore Demontis. Entrambi hanno parlato con i minatori invitandoli a riflettere sulla possibilità di interrompere l’occupazione del sottosuolo e degli uffici.

«Valutate attentamente il risultato che è stato che è stato conseguito dal Consiglio Regionale - ha detto ai minatori attraverso le inferriate Luigi Lotto - e mi permetto di suggerirvi di prendervi due giorni di tempo per valutare con i vostri colleghi cosa è più opportuno fare nell’interesse vostro».

Accanto ai minatori si sono immediatamente schierati i sindacati. «La protesta non può che andare avanti - spiegano i segretari provinciali di Ugl Chimici e Femca Cisl Simone Testoni Luca Velluto - i minatori andranno avanti con l’occupazione della miniera fino a quando non ci saranno risvolti positivi in termini di posti di lavoro. Le promesse non ci interessano più - concludono - ora vogliamo i fatti».

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