La Nuova Sardegna

Sassari

Tre chiese si presentano  

In rete con Codrongianos e Borutta

SASSARI. Una rete delle chiese romaniche. È quella di cui fa parte Ardara con il suo pezzo pregiato, Nostra Signora del Regno. Insieme con Codrongianos, che mette in campo la basilica di Saccargia, e...

03 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una rete delle chiese romaniche. È quella di cui fa parte Ardara con il suo pezzo pregiato, Nostra Signora del Regno. Insieme con Codrongianos, che mette in campo la basilica di Saccargia, e Borutta che a sua volta schiera la chiesa e il monastero di San Pietro di Sorres. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Sardegna e mette insieme tre monumenti simbolo di paesi che vogliono sfruttarne l’alto valore storico, artistico e architettonico a scopo turistico non solo nei loro territori ma come “porta” verso l’intera isola. Il progetto prevede bigliettazione unica per le tre chiese, completamente accessibili ai disabili, campagne pubblicitarie (tra cui quella concordata con la compagnia di navigazione Grimaldi che sui traghetti proporrà filmati a tema), opuscolo in cinque lingue. Non solo. È già stato formato un gruppo di guide turistiche per accogliere i visitatori .

Solo la basilica di Ardara riesce ad attirare ventimila persone all’anno. «Da uno studio sui frequentatori è emerso che il 70 per cento sono stranieri – fa sapere il sindaco Dui – e provengono anche da paesi come Estonia, Lettonia e Canada. Il nostro obiettivo è di coinvolgere anche visitatori cinesi e giapponesi, notoriamente interessati al patrimonio culturale. Del 30 per cento rimanente solo il 5 per cento è sardo. Un dato su cui riflettere».

La basilica di Nostra Signora del Regno offre un’apertura più ampia durante il periodo turistico, ma al momento non è visitabile a tutte le ore nelle altre stagioni se non grazie alla disponibilità del parroco don Paolo Apeddu. Deve essere garantita una sorveglianza che con bassi numeri di visitatori non può essere sostenuta. (p.f.)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative