La Nuova Sardegna

Sassari

Giave sogna l’istituzione della zona franca

Una delibera del consiglio comunale per chiedere l’applicazione del regime a tutto il territorio

05 dicembre 2017
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GIAVE. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale guidata da Mariantonietta Uras, si legge in un comunicato diffuso dalla sindaca, con deliberazione del consiglio comunale n. 40 del 17 novembre 2017, ha approvato un atto di indirizzo al consiglio comunale perchè «in applicazione della legge n. 762/1973, per la durata del regime di zona franca al consumo istituito nella Regione Autonoma della Sardegna dal D.lgs. n. 75/1998, siano estesi a tutto il territorio regionale i diritti speciali comunali sui generi che fruiscono di particolari agevolazioni fiscali previste dalla legge n. 1438/1949 e dalla legge n. 762/1973. Diritti speciali le cui misure sono state individuate per l’anno corrente, nel decreto del 27 dicembre 2016 del ministero dell’Economia e finanze, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 305 del 31.12.2016, la cui applicazione si estende a tutti i territori extradoganali italiani in base al “principio ermeneutico” che sancisce l’uniformità di applicazione delle norme fiscali». Ha anche approvato lo schema di Regolamento per l’applicazione dei diritti speciali. La notizia, diffusa dall’amministrazione con un comunicato, ha destato non poca sorpresa a livello economico e comunitario e negli ambienti ha risollevato un problema che da diverso tempo è oggetto di discussione di numerose amministrazioni comunali. La seduta del Consiglio, si legge nel documento, si è aperta con l’illustrazione della sindaca, Mariantonietta Uras, sui «vantaggi che deriverebbero dall’istituzione della zona franca: la riduzione di imposte e tasse (ad esempio il venir meno dell’Iva, e delle accise), e l’abbattimento dei costi energetici e dei trasporti, con conseguenti benefici e impulsi allo sviluppo per una regione svantaggiata come la nostra». Nel dibattito sono intervenuti l’assessore Nicola Addis, che «ha evidenziato che il Comune di Giave, tramite l’organo consiliare, è il primo nella provincia di Sassari a prendere l’iniziativa per ottenere il riconoscimento di zona franca nel territorio comunale e dell’intera isola. Il consigliere Giulio Muzzo ha sostenuto che la delibera intende attivare «un nostro diritto che soprattutto costituirebbe un impulso importante per far rifiorire la nostra terra e la nostra comunità». Sono seguite le considerazioni sullo stato d’insularità e di crisi economica e finanziaria in atto, l’insostenibile livello di tassazione e costo del lavoro, il crollo dei consumi, che incidono negativamente, con conseguente insostenibile difficoltà del fare impresa e l’impossibilità di generare economia e di mantenere o creare adeguati livelli occupazionali. (e.m.)

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