La Nuova Sardegna

Sassari

La Femca-Cisl rilancia: «Dorsale sarda del Gnl»

di Gavino Masia
La Femca-Cisl rilancia: «Dorsale sarda del Gnl»

Il consiglio federale e la segreteria regionale chiedono chiarezza per il futuro Chimica verde e bonifiche non bastano, occorre un piano industriale completo

08 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Il consiglio generale della Femca-Cisl ribadisce l’importanza dell’impianto elastomeri all’interno dell’area industriale - da sviluppare e implementare per poter dare risposte certe ai circa 260 dipendenti dell’azienda Versalis - e lo fa sostenendo con forza il documento del coordinamento Femca dello stabilimento chimico di Porto Torres. Per i sindacati il sito non si può reggere solo con la chimica verde e le bonifiche, due investimenti comunque al palo, ma è necessario difendere con i denti e sviluppare quell’unico impianto che produce realmente qualcosa all’interno della zona industriale della Marinella. Per il consiglio generale, inoltre, Eni deve gestire unicamente l’intero sito. Il documento, dopo la relazione del segretario generale Luca Velluto, è stato sottoscritto dal segretario regionale Marco Nappi, dal segretario della Cisl di Sassari (responsabile settore industria) Alessandro Marcellino e dal segretario della Cisl di Olbia-Tempio (responsabile settore industria) Masino Fresi. «Le bonifiche devono avere un iter privilegiato per evitare l’ennesimo stop sul progetto Nuraghe – dicono i segretari – e su tutti gli altri progetti di bonifiche che puntualmente l’assessorato regionale all’Ambiente non riesce ad autorizzare definitivamente: la Regione e l’Eni ci dicano inoltre quale decisione è stata presa sul protocollo della chimica verde e a che punto è il suo aggiornamento». Una riunione per discutere del presente e del futuro del sito industriale turritano - con alcuni passaggi anche su altri siti del territorio in profonda crisi - considerando le potenzialità che può avere un’area già infrastrutturata e con uno scalo marittimo che può offrire spazi enormi per altri investimenti. «Porto Torres deve essere – aggiungono – così come previsto, uno dei poli sardi per la presenza di un rigassificatore e della dorsale sarda del Gnl: c’è un futuro non chiaro nel piano industriale e la Regione deve avere più interesse sulle questioni industriali visto le continue perdite di posti di lavoro in questo settore». Per cercare di capire quali sono le reali prospettive dello stabilimento turritano, considerando le poche certezze sugli investimenti previsti, qualche settimana fa il segretario Luca Velluto aveva inviato una lettera al presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru, all’assessora dell’Industria Maria Grazia Piras, al responsabile relazioni industriali di Eni, Davide Calabrò, e al capo del personale di Versalis Fabrizio Bellini.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative