La Nuova Sardegna

Sassari

Incidenti mortali, un tavolo in prefettura a Sassari per l’emergenza

Incidenti mortali, un tavolo in prefettura a Sassari per l’emergenza

Più di 600 ubriachi alla guida sorpresi nel 2017 dalla Polstrada. L’uso di telefonini e la velocità gli altri rischi

09 dicembre 2017
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SASSARI. Troppi incidenti, al buio della notte ma anche alla luce del giorno. In luoghi pericolosi ma anche in altri apparentemente tranquilli e sicuri dove le statistiche dovrebbero indicare valori vicini allo zero.

Negli ultimi anni c’è stato un innalzamento preoccupante nel territorio della provincia di Sassari e le cause principali degli incidenti possono essere racchiuse essenzialmente in quattro punti: uso di cellulari e smartphone alla guida, conducenti sotto l’effetto di alcol e droghe, cinture di sicurezza non allacciate, velocità.

Dall’inizio dell’anno la sola polizia stradale ha sorpreso 600 automobilisti alla guida ubriachi. É un dato che impressione perché andrebbe moltiplicato almeno per quattro volte se si prendono in considerazione gli interventi effettuati dalle altre forze dell’ordine. Gli appelli e le raccomandazioni alla prudenza, finora, hanno prodotto risultati assolutamente insufficienti: eppure basterebbe poco. Ad esempio lasciare il volante a una persona sobria, oppure farsi accompagnare, in ogni caso non mettersi in viaggio in condizioni psicofisiche che potrebbero risultare dannose per se stessi e per gli altri.

Di fronte a quella che si profila come una chiara emergenza, il ministro dell’Interno Marco Minniti ha emesso una circolare il 21 luglio 2017 con l’intento di contrastare il fenomeno delle vittime sulle strade e perseguire un obiettivo comunitario dignitoso: la riduzione del 50 per cento dei morti a causa di sinistri stradali.

Il provvedimento è stato indirizzato ai prefetti e ai questori, ai dirigenti della polizia stradale e detta istruzioni per il contrasto degli incidenti attraverso l’intensificazione dei controlli.

A Sassari il coordinamento delle azioni disposte dal provvedimento ministeriale è nelle mani del prefetto Giuseppe Marani che si avvarrà della polizia stradale come organo tecnico. E a breve verrà istituito e convocato il tavolo tecnico attorno al quale saranno decise le forme di attuazione previste dalla “direttiva Minniti”.

Quindi postazioni di controllo per la velocità, intensificazione dei servizi per contrastare comportamenti e abitudini che sono all’origine delle tragedie stradali: a cominciare dall’uso di telefonini e smartphone mentre si è alla guida dei veicoli. (g.b.)

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