La Nuova Sardegna

Sassari

La burocrazia impedisce la messa in sicurezza della torre

di Gavino Masia
La burocrazia impedisce la messa in sicurezza della torre

Ad Abbacurrente il fortilizio spagnolo rischia di crollare in acqua a causa dell’erosione costiera Mancano ancora i progetti definitivi nonostante la Regione abbia stanziato un milione e mezzo di euro

11 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Non bastano le transenne e il solco profondo per impedire alle persone maleducate l'accesso sul viottolo che porta alla torre di Abbacurrente e lasciare poi sul terreno centinaia di lattine vuote e altri tipi di rifiuti. Ma il problema più grave riguarda la stabilità del piccolo promontorio sul quale sorge la torretta di Abbacurrente. Infatti in quel tratto di scogliera, mesi fa, sono stati posizionati cartelli di interdizione al pubblico che indicano come la zona costiera sia soggetta a distacchi di roccia.

Una segnalazione che il Comune di Porto Torres ha rinnovato ciclicamente proprio per la pericolosità del costone roccioso a monte dell’arenile, compreso tra la piazzetta e la torre di Abbacurrente, provvedendo anche al riposizionamento delle transenne in corrispondenza dei vari punti di accesso alla spiaggia e all’installazione di quella segnaletica che indica il potenziale pericolo. L’emergenza erosione costiera è purtroppo una costante in tutto il tratto di litorale che va da Balai ad Abbacurrente e durante il periodo invernale si concentrano i grossi problemi a causa delle violente mareggiate che provocano anche alcuni smottamenti di roccia. Da diversi mesi l’assessorato regionale dell’Ambiente ha finanziato una quota di un milione e 500 mila euro a favore del Comune - proprio per l’erosione che aggredisce la costa rocciosa con pareti a picco - ma allo stato attuale mancano però ancora la progettazione e il parere degli Enti competenti per poter procerede finalmente ai lavori previsti. Ossia la messa in sicurezza delle falesie di retrospiaggia nei litorali di Balai e Abbacurrente e l’intervento di protezione dei terreni di fondazione della torre di Abbacurrente.

Le azioni da eseguire per la messa in sicurezza del litorale sono comunque molto complesse, sia per gli aspetti tecnici e sia per la portata economica, e richiedono inoltre studi di impatto ambientale in quanto l’area ricade in un sito di interesse comunitario.

È dal 2005 che l’amministrazione comunale ha infatti portato a conoscenza degli assessorati regionali i fenomeni di dissesto della fascia costiera e delle condizioni di potenziale rischio per persone, beni patrimoniali e infrastrutture. La conferma della pericolosità di tutta la zona costiera è inserita in una istruttoria tecnica molto dettagliata della Regione e gli interventi strutturali sono stati argomento di alcune conferenze di servizio dove sono state approfondite le modalità di esecuzione degli interventi con i relativi importi.

È necessario a questo punto snellire tutte le procedure burocratiche propedeutiche agli interventi da realizzare, anche perché passa il tempo e quella stupenda zona costiera che si affaccia al golfo dell’Asinara non è fruibile appieno.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative