La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. «La zona industriale del nord ovest della Sardegna avrebbe bisogno delle bonifiche di cui tutti parlano ma che nessuno riesce realmente a fare partire: i vari partiti che si sono avvicendati nel guidare questa operazione hanno lasciato solo carta e cartelle a iosa, e i nuovi gestori politici del sito industriale di Porto Torres sembrano ignari e lontano anni luce da esso e dalle sue gigantesche incongruenze». Inizia così la critica sui problemi dell’industria del consigliere nazionale del Partito dei sardi, Nando Nocco, che inserisce nel calderone anche la Termocentrale di Fiume Santo. «Nel polo energetico ci sono potenzialità ed enormi guadagni dei proprietari che non si tramutano in posti di lavoro, bensì in inquinamento da C02, e nel frattempo le nostre bollette energetiche vengono caricate di numerose tasse quali Carbon Tax e dismissione nucleare». Il Psd, vista l’inerzia mostrata sinora dalla politica, chiede e pretende una forte presa di posizione dei sindaci del territorio: «Dalla città più grande a quella più piccola, ci deve essere un’unica voce che esprima fortemente il disagio attuale e una task force che imprima una vera e propria svolta a questo sfacelo decennale. Affinché si inizi a dare uno spiraglio di luce al futuro di migliaia di persone che si sentono tradite, abbandonate e denigrate da chi dovrebbe tutelarle». (g.m.)