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Sassari, per attirare l’attenzione spacca le auto in sosta

Sassari, per attirare l’attenzione spacca le auto in sosta

Finisce in cella senzatetto di Alghero che pretendeva un alloggio per la notte. Quando sono arrivati gli agenti della volante li ha aggrediti con un pezzo di ferro

12 dicembre 2017
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SASSARI. Da qualche tempo gira per la città senza fissa dimora. E nella tarda serata di sabato ha deciso di compiere una serie di atti per cercare di attirare su di sé l’attenzione e chiedere “una sistemazione”. La sua avventura, però, si è conclusa con l’arresto perché alla fine ha esagerato negli atteggiamenti e si è scagliato anche contro gli agenti di una pattuglia della sezione volanti della questura che erano intervenuti dopo la segnalazione di alcuni cittadini che si erano rivolti alla centrale operativa del 113 della questura.

Protagonista della vicenda Fabrizio Carluccio Usai, 47 anni di Alghero, diversi precedenti di polizia, che è stato fermato con l’accusa di danneggiamento e minaccia a pubblico ufficiale. Dopo la notte trascorsa nelle camere di sicurezza della questura, l’uomo è comparso in Tribunale davanti al giudice che ha convalidato l’arresto.

La storia comincia nella tarda serata di sabato. Alcuni residenti segnalano una persona che si diverte a danneggiare le auto in sosta. Gli agenti arrivano e trovano sul posto il 47enne di Alghero. Lui conferma e ammette le proprie responsabilità, anzi guida gli operatori della pattuglia in alcune vie limitrofe dove sono presenti altri veicoli danneggiati (cristalli infranti) con la stessa tecnica, con un arnese- un pezzo di ferro - che l’uomo mostra ai poliziotti.

A un certo punto la situazione degenera, perché Fabrizio Carluccio Usai chiede «una sistemazione per la notte» e urla che avrebbe proseguito con la sua opera di distruzione se non lo avessero accontentato. L’uomo va in escandescenza e si scaglia - armato del pezzo di ferro - contro gli agenti che lo controllano a fatica, tanto che deve intervenire anche una seconda pattuglia.

Fabrizio Carluccio Usai viene immobilizzato e disarmato e a quel punto - di fronte alle continue minacce - i poliziotti non possono fare altro che arrestare l’uomo con l’accusa di minaccia a pubblico ufficiale.

Accompagnato negli uffici della questura il 47enne è stato dichiarato in arresto e rinchiuso in una delle camere di sicurezza della questura.

In fondo la sua azione di richiamare l’attenzione su di sè è in parte riuscita, così come è stata è andata a buon fine la richiesta di avere una sistemazione per la notte. Anche se per la notte di sabato e domenica il suo alloggio è stato uno degli ambienti della questura destinati a chi si trova agli arresti.
 

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