La Nuova Sardegna

Sassari

A Bonorva nascerà un museo dedicato alla poesia in limba

di Emidio Muroni
A Bonorva nascerà un museo dedicato alla poesia in limba

Il consiglio comunale ha approvato l’acquisto dell’immobile L’edificio è di proprietà degli eredi dell’autore Peppe Sozu

13 dicembre 2017
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BONORVA. Il consiglio comunale, su proposta della giunta presieduta da Massimo D’Agostino, nei giorni scorsi ha deliberato l’acquisto di un immobile da destinare a “Museo della poesia sarda”. L’edificio, di proprietà degli eredi del grande poeta estemporaneo Giuseppe Sotgiu, noto Peppe Sozu, uno dei più grandi interpreti isolani di “Sa poesia a bolu”, nato a Bonorva nel 1914 si trova in via Adelasia di Torres, con facciata su Corso Umberto I, nel centro storico del paese. Le spese per l’acquisizione dello stabile saranno a completo carico della società “Bonorva Windenergy” che ha voluto sponsorizzare l’iniziativa. L’edificio nei diversi ambienti di cui si compone, secondo una precisa collocazione, ospiterà - oltre a una sala per le eventuali proiezioni di momenti legati alla tradizione e alla storia - le immagini, le poesie in lingua sarda, sia scritta sia estemporanea, e numerosi reperti culturali e storici, ancora disponibili e attribuibili all’uso e alla memoria dei diversi poeti, scrittori e studiosi bonorvesi. Saranno custoditi anche scritti e vari documenti che hanno contribuito, e contribuiscono, alla diffusione degli elaborati e canti, costruiti in lingua sarda logudorese, con principale riferimento alla parlata bonorvese, all’amore e al rispetto della nostra cultura identitaria. Si tratta di un’iniziativa, fortemente voluta e apprezzata che, con la disponibilità di un museo della poesia sarda, d’istituzione pubblica permanente e senza fine di lucro, vuole rappresentare un reale e importante “luogo delle memorie” che possa evidenziare, promuovere valorizzare, identificare e conservare come patrimonio storico, archeologico e culturale, l’identità linguistica e le caratteristiche del territorio di Bonorva. Una comunità che intende così privilegiare il ricordodei vari poeti ai quali il paese ha dato la luce. Tanti illustri personaggi, fra i quali Paolo Mossa, Peppe Sotgiu, Pedru Murone, Barore Testone, Angelo Dettori, Nanninu Marchetti, Antonicu Bocchinu, Furicu Bicchiri, Antonio Soggiu e altri, e lo studioso Antonio Sanna, grande linguista e promotore del corso di lingua sarda all’ateneo cagliaritano, Angelo Dettori, per tanti anni direttore della rivista di lingua sarda “S’Ischiglia” e Tore Tedde, un linguista e studioso appassionato che ha dedicato tantissime energie allo studio e diffusione, anche con diverse pubblicazioni, di “Sa limba”. La macchina comunale, con il particolare impegno dell’assessore alla Cultura, Laura di Settimio, si è già mossa con attenzione e responsabilità per realizzare e rendere disponibile in breve tempo il nuovo strumento storico culturale. Ora un piccolo compito è riservato a tutti i bonorvesi, residenti e non, che potrebbero, con una donazione al museo della poesia, offrire quanto hanno da tempo custodito gelosamente nelle proprie case, con riferimento a pubblicazioni o riproduzioni in supporti magnetici di gare di poesia estemporanea in lingua sarda, con la partecipazione di poeti locali, per contribuire all’offerta di un’informazione più precisa e completa che possa ribadire lo stesso grande amore per la poesia e il paese natio, espressa da Peppe Sozu, con le stupende ottave, trasformate in un canto melodioso, nel “logudorese di Bonorva”, nel 1993, quando decise di smettere di salire sui palchi, per ricambiare la gratitudine e l’amore per i suoi paesani: “A partire in autunzu o in beranu/non mi est bennidu mai in nostalgia/ Ca tenzo amore a sa terra nadia/ E no mi chelzo a m’imbiare lontanu/ E non lasso Bonorva sa idda mia/ Mancu po Roma, Nuoro, Milanu/ Ue sos mannos mios an su nidu/ Cherzo morrer inue so naschidu”.

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