La Nuova Sardegna

Sassari

«Lobby e potere: è solo leggenda»

«Lobby e potere: è solo leggenda»

Aldo Meloni: «Sono adepto da una vita. Miglioriamo la società, io lo sto facendo»

14 dicembre 2017
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SASSARI. Papillon, eleganza un po’ dandy, distintivo del Grande Oriente d’Italia appuntato sulla giacca. Se c’è un massone che non ha paura di uscire allo scoperto, quello è Aldo Meloni: «E ci mancherebbe – dice – lo sono da una vita. Ho fatto parte della loggia più antica, la Angioy e poi ho fondato la Goffredo Mameli. A me questo alone di mistero e segretezza fa sorridere. Volete sapere la sede? Ci riuniamo due volte al mese in una stanza in piazza Tola». Il fatto è che il cinema, come “L’eyes wide shut” di Kubrik, non ha fatto un grande spot alle logge massoniche. «Questa storia dei cappucci ci ha fatto diventare una macchietta. È solo un rito di iniziazione per i nuovi adepti, è una tradizione che si porta avanti. Loro fanno il giuramento, e solo dopo possono guardare in faccia gli associati. E tutto finisce qui. Per il resto si parla di etica, filosofia e di tutte quelle tematiche che possono migliorare le persone». E la politica, le lobby, il potere occulto? «Ma secondo voi, se la massoneria avesse tutta questa influenza, io dovrei battagliare ogni giorno e bussare a cento porte per ottenere risorse per la Casa della Fraterna Solidarietà? Se riesco a sfamare centinaia di poveri lo faccio per la mia ostinazione e perché sono un incorreggibile rompipalle. Ma questo mio contributo alla comunità, se nel mio piccolo sono riuscito a migliorare le cose, lo devo sì al mio carattere ma anche alla massoneria, e ai suoi sani principi. Quanto ai favoritismi, alle carriere facili, a me far parte di una loggia mi ha solo tagliato le gambe. Questa mia scelta mi è costata un posto di lavoro prestigioso». (lu.so.)

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