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A Giave in treno fino a giugno
Trenitalia proroga il servizio. Lavori in corso per adeguare la stazione
17 dicembre 2017
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GIAVE. Continua la lotta per tenere aperta, e in piena attività, la stazione di Giave. Durante la presentazione, nella sala reale della stazione di Milano centrale, dei nuovi orari invernali di Trenitalia, dal 10 dicembre 2017 al 9 giugno 2018, è stato confermato che l’attuale servizio continuerà a funzionare almeno fino a giugno 2018. Fino a quella data, quindi, i treni si fermeranno ancora a Giave. Ora spetta agli utenti dimostrare, con una frequenza più assidua e numerosa, l’utilità di un servizio che indubbiamente incide sui trasporti, sia in termine di costi sia di tempi di percorrenza.
La riapertura della stazione, chiusa a dicembre del 2015 da Rfi e Trenitalia dopo 139 anni di onorato servizio, era avvenuta il 10 settembre scorso, in via sperimentale, e con la previsione di un monitoraggio sul traffico passeggeri. La sindaca di Giave, Maria Antonietta Uras, con i primi cittadini dei Comuni del Meilogu, si è sempre battuta con tenacia per non far mancare il servizio di trasporto ferroviario e grazie alla mobilitazione per mantenere un presidio indispensabile per evitare disagi agli abitanti di tutto il territorio ed evitarne lo spopolamento si è ottenuto un ripensamento da parte delle ferrovie.
L’amministrazione comunale di Giave nel frattempo ha deciso di farsi carico di eventuali opere necessarie per risistemare lo stato dei luoghi e operare per i collegamenti esterni con la stazione, che già usufruisce del sevizio trasporti dell’Unione dei Comuni del Meilogu. La Rfi, intanto, ha ripreso in carico la rivalutata “tappa ferroviaria” e iniziato l’esecuzione di opere che hanno interessato la sistemazione dei muri di cinta, delle luci, del piazzale esterno, delle grondaie del “fabbricato viaggiatori”, realizzato nel 1865 e inaugurato, assieme allo scalo, il 21 dicembre 1878 e facente parte integrante della stazione passante lungo la dorsale sarda.
Emidio Muroni
La riapertura della stazione, chiusa a dicembre del 2015 da Rfi e Trenitalia dopo 139 anni di onorato servizio, era avvenuta il 10 settembre scorso, in via sperimentale, e con la previsione di un monitoraggio sul traffico passeggeri. La sindaca di Giave, Maria Antonietta Uras, con i primi cittadini dei Comuni del Meilogu, si è sempre battuta con tenacia per non far mancare il servizio di trasporto ferroviario e grazie alla mobilitazione per mantenere un presidio indispensabile per evitare disagi agli abitanti di tutto il territorio ed evitarne lo spopolamento si è ottenuto un ripensamento da parte delle ferrovie.
L’amministrazione comunale di Giave nel frattempo ha deciso di farsi carico di eventuali opere necessarie per risistemare lo stato dei luoghi e operare per i collegamenti esterni con la stazione, che già usufruisce del sevizio trasporti dell’Unione dei Comuni del Meilogu. La Rfi, intanto, ha ripreso in carico la rivalutata “tappa ferroviaria” e iniziato l’esecuzione di opere che hanno interessato la sistemazione dei muri di cinta, delle luci, del piazzale esterno, delle grondaie del “fabbricato viaggiatori”, realizzato nel 1865 e inaugurato, assieme allo scalo, il 21 dicembre 1878 e facente parte integrante della stazione passante lungo la dorsale sarda.
Emidio Muroni
