La Nuova Sardegna

Sassari

Nuovi alberghi dall'Argentiera a Platamona, parte la gara tra i progetti

di Vincenzo Garofalo
Nuovi alberghi dall'Argentiera a Platamona, parte la gara tra i progetti

Il Comune di Sassari “libera” 260mila metri cubi di volumetrie edilizie nelle zone “F”. Le proposte potranno riguardare anche Porto Palmas

20 dicembre 2017
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SASSARI. Dopo oltre un anno di attesa Palazzo Ducale apre la corsa a nuove strutture alberghiere liberando 260mila metri cubi di volumetrie edilizie su Argentiera, Porto Palmas, Platamona e le borgate di Villa Assunta e Biancareddu.

Con un avviso pubblicato la scorsa settimana a firma del dirigente del Settore pianificazione urbanistica, Claudio Castagna, il Comune invita gli imprenditori a presentare manifestazioni di interesse, con tanto di progetti dettagliati, per investire nelle nuove zone turistico-alberghiere, le cosiddette “Zone F4” previste nel Puc. Le proposte dovranno arrivare agli uffici entro il 16 marzo 2018, dopodiché sarà una commissione ad hoc a valutare i progetti e a stabilire quali meritino di superare il turno.

Sì perché il procedimento non seguirà un percorso netto, ma dovrà superare più ostacoli prima di vedere aprire i primi cantieri, che non saranno comunque pubblici, ma privati. Il Comune non investirà nemmeno un centesimo nei progetti, e ogni iniziativa dovrò andare avanti con le proprie gambe. Saranno cestinati senza appello tutti i progetti che prevedono la realizzazione di nuove seconde case o strutture extralberghiere, mentre «saranno prese in considerazione le proposte riguardanti le strutture ricettive all’area aperta», e saranno ben visti i piani di recupero del patrimonio edilizio già esistente, «allo scopo di limitare un maggior consumo di suolo».

Le proposte dovranno essere sostenibili «sia da un punto di vista economico e finanziario, sia e soprattutto da un punto di vista urbanistico-edilizio e paesaggistico ambientale» è spiegato nel bando. I migliori progetti saranno selezionati comunque con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che garantisca miglioramento delle infrastrutture e, «ruolo di traino per la crescita economica, culturale e sociale del territorio». In ogni caso superare le selezioni di questo primo avviso non sarà garanzia di vittoria e di successiva realizzazione degli interventi proposti. I progetti potrebbero restare sulla carta. Come spiegato nel bando, il Comune «si riserva la possibilità di sospendere, modificare o annullare in tutto o in parte il procedimento avviato».

Inoltre sui progetti incombe una doppia spada di Damocle: quelli valutati positivamente dalla commissione dovranno ottenere prima le necessarie varianti urbanistiche al Puc, che saranno votate dal Consiglio comunale, e poi superare anche il giudizio della Regione. Le zone su cui presentare i progetti sono state individuate dal Consiglio comunale già un anno fa, nel novembre 2016, e ora si compie il primo passo concreto.

Le aree dove investire per far crescere il turismo sono Platamona-Ottava, dove è disponibile una volumetria di 88mila metri cubi, Argentiera-Porto Palmas (75mila metri cubi), Biancareddu (28mila metri cubi), Villa Assunta (28mila) e la corona periurbana attorno a Sassari (40 mila metri cubi). La mossa di Palazzo Ducale per strizzare l’occhio a imprenditori e turisti è stata illustrata ancora una volta alla Commissione Urbanistica nei giorni scorsi, dall'assessore Alessandro Boiano e dal dirigente Claudio Castagna, convocati dal presidente della Commissione, Lello Panu: «Le volumetrie che ci consentiva la legge erano 775.000 metri cubi, nei cinque comparti sono state previste volumetrie per 259mila metri cubi, per cui nella manifestazione di interesse non escludiamo proposte che prevedano un maggiore incremento volumetrico».

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