La Nuova Sardegna

BANARI. Metti tre cori, tutti di grande caratura artistica, metti una chiesa con un’acustica magnifica, metti un pubblico numeroso e competente ed ecco una serata magica, con voci (boghes) di straordinaria intensità, e ricordi (ammentos) che si rincorrono, alla ricerca di una Sardegna che certo, era, ma che per fortuna anche ancora è. È “Boghes e Ammentos”, la rassegna dei cori giunta alla sua 17ª edizione, organizzata da “Su Cuncordu Banaresu”, la formazione locale che ha fatto gli onori di casa ed ha aperto la serata. Presentata dalla presidente, Maria Antonietta Ledda - che poi ha anche cucito insieme le diverse parti del concerto - la corale di Banari, sotto la direzione del maestro Salvatore Serra, ha eseguito quattro brani tratti da suo vasto repertorio. “A Nostra Segnora”, con testo del poeta banarese Barore Sassu e musica del primo direttore del Cuncordu, don Peppino Lintas, attuale parroco di Cossoine; “Un’alvure ‘e paghe”, di Pietro Mura e Tonino Puddu; “A sos primmos rigores”, di Pietro Casu e Agostino Sanna; “A duruseddu”, di Franceschino Satta e Alessandro Catte. La seconda formazione della serata è stata il Coro polifonico di Silanus, diretto dal maestro Cinzia Falchi. Un coro di voci maschili e femminili, che ha eseguito quattro brani, tutti musicati dal direttore Cinzia Falchi: “A Silanos”, di Francesco Mura; “Proite canto”, di Antonio Manca; “Deo pensende a tie”, di Antonio Serra; “Beranu”, di Antonio Manca. La corale si è congedata con “Cantique de Noel”, un adattamento di Claudio Quirico Serra. Ha chiuso la serata “Su Coro de Piaghe” di Ploaghe, diretto dal maestro Piero Concu. Cinque i brani eseguiti anche in questo caso: “Boghe lontana”, “A manzanile”, “Su ninnieddu”, “A mama” e “Maria Reina” di Anna Maria Puggioni.

Applausi scroscianti per tutti e chiusura con il sindaco Antonio Carboni e la presidente de su Cuncordu Maria Antonietta Ledda che ringraziano e danno appuntamento a “Carrelas in festa”, il prossimo fine settimana.

Mario Bonu