La Nuova Sardegna

Sassari

Triplicate in 2 anni le vittime della strada in provincia di Sassari

di Luca Fiori
Triplicate in 2 anni le vittime della strada in provincia di Sassari

Si è passati dai 12 morti del 2015 ai 32 di quest’anno. Troppe distrazioni: «Non guidate con lo smartphone»

21 dicembre 2017
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SASSARI. Trentadue nuove croci sulle strade della Provincia, 32 vite spezzate nel solo 2017 a causa di incidenti stradali sulle arterie urbane ed extraurbane del nord ovest dell’isola, otto delle quali nel solo nel territorio comunale di Sassari.

È drammatico il bilancio dei dati sul numero dei sinistri nell’ultimo anno solare e la causa maggiore si conferma la distrazione al volante, in particolare il sempre più frequente uso degli smartphone mentre si è alla guida.

Gli incidenti mortali sulle strade della provincia - secondo i dati rilevati dall’Aci e dalla polizia locale - sono cresciuti dell’83% tra il 2015 e 2016 e del 45% nel corso dell’anno che sta per concludersi. Le vittime della strada negli ultimi due anni sono cresciute di 10 ogni anno: 12 due anni fa, 22 nel 2016 e 32 quest’anno. I dati dell’analisi dell’incidentalità nel territorio di Sassari sono stati illustrati ieri mattina nel corso di un convegno organizzato dal comando della polizia locale, che ha visto come relatori il direttore regionale della Motorizzazione civile, Marco Pes, e il comandante della Municipale Gianni Serra, con la moderazione del giornalista Gianni Garrucciu e la presenza dell’assessore comunale Antonio Piu. Preoccupante il dato sull’indice di mortalità in provincia di Sassari, risultato nell’ultimo anno maggiore del 35% rispetto alla media nazionale. Oltre la media italiana anche l’indice di lesività, ossia i feriti rispetto al totale degli incidenti: 146,31 a Sassari e provincia contro i 141,75 del dato nazionale. «Le cause principali degli incidenti - ha spiegato il comandante Gianni Serra - sono state nel 16,38% l’alta velocità, nel 16,25% la distrazione al volante e nel 6% dei casi la guida di persone che si sono messe alla guida ubriache o sotto l’effetto di droghe. Per quanto riguarda la distrazione al volante - ha aggiunto Serra - non esistono dati certi, ma da alcune analisi nazionali risulta che il 21% dei conducenti usa il telefono mentre è alla guida, non solo per parlare ma anche per inviare e leggere messaggi in chat. È molto rischioso - ha detto Gianni Serra ai rivolgendosi giovani degli istituti superiori cittadini che hanno partecipato al convegno - perché guidare tenendo sott’occhio il cellulare riduce di molto il tempo di reazione e di frenata». Dopo le relazioni sui dati dell’incidentalità sono state premiati i cortometraggi realizzati dagli studenti degli istituti cittadini che hanno aderito al progetto “Un cortometraggio per la vita”. Primo classificato il “L’incrocio” realizzato dagli studenti del liceo artistico Figari, secondo il liceo Azuni con il corto “Coscienza” terzi a pari merito “L’appuntamento” e “S’arma” rispettivamente del tecnico Industriale Angioy e del Istituto tecnino Salvator Ruju.

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