La Nuova Sardegna

Sassari

Nuovo ospedale: lavori pronti a partire

di Luigi Soriga
Nuovo ospedale: lavori pronti a partire

Varato il progetto definitivo da 71 milioni. A breve le ruspe abbatteranno il palazzo rosso per far posto al materno infantile

22 dicembre 2017
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SASSARI. La prima pietra del nuovo ospedale sarà posata i primi mesi del 2018. Così prevede il progetto definitivo e il contratto sottoscritto due giorni fa tra l’Aou e il raggruppamento temporaneo di imprese che nel 2015 hanno vinto l’appalto da 71 milioni di euro. La Salc spa, la Gemmo spa e l'impresa Giuseppe Angius costruzioni srl e il raggruppamento dei professionisti Mythos Consorzio Stabile Scarl e Geo Engineering srl a breve dovranno presentare la stesura del progetto esecutivo, e poi finalmente accantierarsi.

Ma prima ancora che le procedure burocratiche vengano espletate, le ruspe possono bruciare le tappe ed entrare in azione. «Definiremo un cronoprogramma con tutte le priorità – spiega il manager dell’Aou Antonio D’Urso – ad esempio si può pensare di avviare immediatamente l’abbattimento del palazzo rosso, ormai in disuso da anni, per far posto alla nuova struttura del Materno Infantile».

Il progetto. Proprio quest’ultimo edificio rappresenta un nodo cruciale della riorganizzazione funzionale della sanità sassarese. Una delle lacune storiche dell’assistenza clinica ha sempre riguardato la totale inadeguatezza dei locali destinati alle cure ostetrico-pediatriche. Le risorse a disposizione ora consentiranno un vero e proprio salto nel futuro.

Il nuovo Materno infantile verrà realizzato a monte di viale San Pietro. L’edificio ospiterà i reparti e gli ambulatori di Ginecologia, Ostetricia, Pediatria, Pediatria infettivi, Neuropsichiatria infantile, Neonatologia e terapia intensiva neonatale, le sale parto, le sale operatorie, il pronto soccorso ostetrico e ginecologico e quello pediatrico quindi un asilo nido aziendale e una mensa aziendale, oltre a spazi per attività di formazione e didattica, una sala bar, una cappella cattolica e interconfessionale, locali accessori e di servizi.

Il nuovo edificio sorgerà al posto del “palazzo Rosso” che sarà demolito. Quest'ultima struttura nei mesi scorsi è stata messa in sicurezza con una recinzione che ne delimita l'accesso.

Stecche bianche. È previsto, inoltre, nell'area degli attuali parcheggi di Malattie infettive, un nuovo edificio che avrà la funzione di accesso principale alle strutture che si trovano a valle di viale San Pietro e che svolgerà la funzione di collegamento con le due stecche bianche esistenti e, attraverso un tunnel, con il Materno infantile. Anche la palazzina di Malattie infettive sarà collegata all'edificio principale con percorsi al coperto.

Pronto soccorso. Nel progetto è incluso anche un nuovo pronto soccorso che verrà realizzato a valle della seconda stecca bianca. Nel finanziamento dei lavori, inoltre, si prevede la ristrutturazione delle stecche bianche, la realizzazione di sei nuove sale operatorie e il completamento di alcuni spazi già esistenti. Quindi ancora la ristrutturazione di una parte del palazzo Clemente e del collegamento alla stecca bianca.

I parcheggi. Nel progetto sono previsti, inoltre, lavori per la viabilità interna, per un parcheggio multipiano con circa 500 posti auto nell'area del complesso didattico e della Biologia, per un altro parcheggio su due livelli, con circa 200 posti auto, su via delle Croci e la cui copertura costituirà una piazza attrezzata a verde e con giochi per i bambini. Altri 150 posti auto saranno realizzati nel parcheggio sotterraneo della palazzina del Materno infantile.

Cittadella sanitaria. Invece non fa parte di questo capitolo di lavori la realizzazione di una vera e propria cittadella sanitaria. Un’ipotesi di cui si parla da una decina d’anni, ma sulla quale non si sono mai fatti dei passi avanti concreti. La sanità sassarese è ancora destinata per diversi anni ad essere tagliata a metà da viale San Pietro, che separa di fatto il comparto delle Cliniche da quello Ospedaliero. La chiusura al traffico della via e l’accorpamento alle proprietà dell’ATs-Aou, permetterebbero di rivedere molte carenze nei collegamenti tra le varie unità. Il progetto resta in ogni modo complesso, soprattutto perché in viale San Pietro transita la metropolitana di superficie, e blindare la strada significherebbe rivedere anche il tracciato di Sirio. Occorrerebbe una conferenza di servizi e un accordo tra Comune, Aou e Ats.



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