La Nuova Sardegna

Sassari

Il Consorzio di bonifica sollecita una condotta per il lago del Coghinas

di Barbara Mastino
Il Consorzio di bonifica sollecita una condotta per il lago del Coghinas

Il collegamento eliminerebbe i problemi della zona irrigua Esiste già un piccolo impianto che andrebbe potenziato

05 gennaio 2018
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OZIERI. Al termine di un’annata irrigua decisamente da dimenticare, a causa della persistente siccità che anche in questo inverno non sembra voler dare tregua, torna a farsi strada nei progetti del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna l’ipotesi di trovare fonti di approvvigionamento alternative alla Diga del Lerno.

L’invaso di Pattada allo stato attuale contiene poco più di 10 milioni di metri cubi d’acqua, un livello ben al di sotto delle esigenze del territorio e della stessa capienza della diga, che può contenere, da attuale collaudo, 34 milioni di metri cubi (anche s in realtà, con l’auspicato ampliamento della capienza, potrebbe contenerne ben 72 milioni). Una nuova fonte di approvvigionamento potrebbe essere il lago Coghinas, e la proposta di prelevare le acque da quel bacino è da sempre nei programmi dell’amministrazione consortile e già da tempo è stata inoltrata dall’assessorato regionale ai Lavori Pubblici. Si attende però ancora una risposta.

«Il lago Coghinas, posto nelle immediate vicinanze del Comprensorio irriguo di Chilivani, nei comuni di Oschiri e Tula – dice il presidente del Consorzio Diego Pinna –, è una risorsa idrica importante che potrebbe essere utilizzata da tutto il territorio. I colloqui avuti a più riprese con l’allora assessore regionale ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda erano finalizzati a raggiungere l’obiettivo di realizzare una interconnessione di bacini, cosa che sta già dando ottimi risultati nel Sud della Sardegna. Siamo consapevoli che si tratti di un intervento importante, anche dal punto di vita finanziario, però solo prelevando le acque dal Coghinas potremo soddisfare in maniera definitiva le esigenze del comparto agricolo del Nord Sardegna, che oggi più che mai attende una adeguata programmazione che possa garantire un futuro a quanti hanno deciso di scommettere in questo settore». Qualcosa si era già mosso anni fa su questo versante: la realizzazione di un impianto di prelievo dal Coghinas attuato dall’amministrazione comunale di Tula negli anni ’80, che però necessita di un adeguato completamento.

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