La Nuova Sardegna

Sassari

A Sassari è salita la “febbre” per il teatro

di Giovanni Bua
Lo spettacolo "La febbre del sabato sera"
Lo spettacolo "La febbre del sabato sera"

Stagione da record per il Verdi nel primo anno di gestione di Teatro e/o Musica. Si riparte a febbraio dopo lavori di restauro

05 gennaio 2018
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SASSARI. Dalla Febbre del sabato sera al Gospel, passando per il Cineconcerto di Nova Euphonia. Tre appuntamenti diversi, tre clamorosi sold out, degno finale del primo anno della gestione del Teatro Verdi a cura di Teatro e/o Musica.

Un bilancio da lustrarsi gli occhi quello messo in cascina dall’associazione culturale sassarese, giunta alla boa dei 42 anni di attività, che ha messo in piedi una stagione 2016/17 contrassegnata da una serie di iniziative di successo che hanno riscontrato il favore della critica ma sopratutto del pubblico che da sempre ama frequentare il Verdi: teatro storico cittadino tra i simboli dell’identità culturale di Sassari.

I tre appuntamenti in calendario per il Natale sono stati seguiti da un pubblico eterogeneo formato anche da molti giovanissimi. Si è passati dal musical campione d’incassi nei maggiori teatri italiani “La Febbre del sabato sera” allo spettacolo made in Sassari dell’associazione Nova Euphonia che ha presentato un “CineConcerto” incentrato sulle musiche da film per chiudere con il tradizionale concerto gospel dei newyorkesi Uni.sound, che ha coinvolto il pubblico con grande partecipazione.

Dai dati Siae le presenze sono calcolate intorno ai 2.500 spettatori per quattro serate, un risultato più che soddisfacente calcolando che il teatro ha una capienza massima di 700 posti. Bilancio nettamente positivo per il Verdi anche perché - se si calcolano i risultati dell’intero anno - nelle 60 manifestazioni andate in scena sono stati 17mila gli spettatori paganti.

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«L’esperienza del primo anno – sottolinea Stefano Mancini direttore artistico del Teatro e/o Musica – ci consente di calibrare le nostre proposte proseguendo sulla strada tracciata in questi decenni dalle linee culturali della nostra associazione rinnovandole e arricchendole grazie agli spazi di cui il teatro dispone. Per ammodernare gli impianti tecnici, adeguarli alle nuove normative e rendere più funzionale la struttura abbiamo deciso inoltre, insieme alla proprietà, di utilizzare il mese di gennaio per dei lavori di manutenzione. La programmazione del 2018 è già stata calendarizzata e partirà come di consueto con la stagione de “I Grandi Interpreti della Musica” attività principe di Teatro e/o Musica che propone un’offerta in linea con le più rinomate stagioni di classica internazionali. Anche quest’anno saranno tanti i nomi di richiamo inseriti in cartellone e già nel mese di gennaio si potrà partire con le prenotazioni degli abbonamenti».

Nel frattempo la sala grande del Verdi subirà dei ritocchi e la sala concerti ospiterà iniziative di musica da camera e appuntamenti letterari legati alla musica.

Prima della prima de “I grandi Interpreti” prevista per il 23 febbraio Teatro e/o musica invita il pubblico a teatro come ospite d’onore di un progetto originale di storytelling pensato per raccontare il dietro le quinte del teatro Verdi (inaugurato nel 1884 e da allora al centro della vita culturale sassarese), per volontà di un gruppo di famiglie sassaresi ancora proprietarie della struttura. Questa storia di passione per il teatro nata grazie ad un gruppo di imprenditori e condivisa da una comunità intera negli ultimi 134 anni ha contribuito a plasmare l’identità culturale della città di Sassari e vive tutt’ora.

Distrutto da un incendio nel 1923 per una scintilla sprigionatasi da una pellicola il teatro fu poi ricostruito a distanza di tre anni, nella forma in cui è arrivato sino a noi, infine restaurato nel 1984.

Il Verdi si racconterà al pubblico in un viaggio insolito tra passato, presente e futuro che sarà ricostruito dall’ormai collaudato progetto di storytelling “Racconti erranti”.Il viaggio non sarà solo virtuale per incontrare i tanti artisti che si sono esibiti sul suo palcoscenico il Verdi inviterà il pubblico ad addentrarsi nei meandri del suo backstage nei percorsi solitamente chiusi agli spettatori, nei camerini degli artisti, nel golfo mistico per scoprire personaggi e vicende legate al passato del teatro e alla storia della città di Sassari.
 

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