La Nuova Sardegna

Sassari

Sos minorenni a Sassari, la mappa delle bravate

di Luigi Soriga
Sos minorenni a Sassari, la mappa delle bravate

Niente allarme baby gang, ma molta incoscienza: sfida alle auto in corsa in via Milano, bulli di piazza d’Italia e zuffe in centro

08 gennaio 2018
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SASSARI. Nella geolocalizzazione delle bravate sassaresi, via Milano ha certamente un circoletto rosso. Dopodiché, piazza d’Italia e piazza Castello sono gli altri epicentri della insolenza adolescenziale.

Ieri sera, come da copione, calma piatta: dopo la video denuncia sulla pagina Fb “Segnala a Sassari” sui ragazzini in mezzo alla carreggiata in via Milano, mentre le auto gli facevano il pelo, l’indomani non si è verificato alcun episodio.

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Anche se, a sentire i residenti della zona, non si tratta dicasi isolati. Il più eclatante l’anno scorso, con dei minorenni che addirittura si sdraiavano sull’asfalto, a traffico aperto. Invece il gioco di venerdì notte, tutt’altro che estremo e teso a rischiare la vita, consisterebbe più che altro in questo: rompere le scatole a chiunque passi. Per esempio far prendere un bello spavento ai conducenti, indurli a rallentare facendo finta di attraversare la strada, e poi sbeffeggiarli, o provocarli con bastoni e bottiglie in mano. Insomma, allestire una sorta di posto di blocco rumoroso e molesto.

Il pericolo, a dirla tutta, non è tanto quello di essere piallati da una vettura, visto che nel rettilineo di via Milano le auto non si materializzano improvvise. Il rischio è piuttosto quello di imbattersi in un conducente che non apprezza lo scherzo e frena per davvero. A quel punto la voglia di dare una lezione ai bulletti da un lato, e le dinamiche del branco dall’altro, potrebbero innescare un pericoloso cortocircuito.

I vigili urbani non sottovalutano il fenomeno, e da ieri hanno intensificato i controlli. Fortunatamente, però, in giro solo ragazzi educati.

In effetti nei mesi scorsi, solo l’intervento degli agenti ha disinnescato sul nascere una serie di spavalderie che, se presi sotto gamba, avrebbero potuto degenerare. Il primo, a ottobre nei portici Crispo. Una banda di quindicenni ha aggredito due coetanei all’interno di un h24. Quando i genitori hanno visto i figli tornare a casa malconci, hanno sporto denuncia. Così gli autori del pestaggio sono stati identificati e convocati al comando di via Carlo Felice, assieme ai familiari. Per loro è scattata la diffida.

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Invece a settembre se l’è vista brutta una coppia che dal Corso passeggiava verso piazza d’Italia. È stata circondata da una decina di dodicenni, determinati a provocare per scatenare la rissa. Sfidavano il fidanzato avvicinando la faccia a un centimetro dal suo naso, sbeffeggiavano sperando in una reazione. I due passanti sono riusciti miracolosamente a cavarsela indenni. Ma più tardi, quando la ragazza è tornata indietro da sola, il branco ha ricominciato con le prese in giro e le provocazione. Anche in questo caso l’episodio si è risolto con una denuncia depositata dai vigili urbani. Diversi minorenni identificati e anche stavolta diffidati.

Non basta. Sempre in autunno la polizia locale ha sventato un regolamento di conti tra gruppi di sedicenni che si erano sfidati su Facebook. Si erano insultati per alcuni giorni sui social, dopodiché si erano dati appuntamento per affrontarsi in piazza d’Italia. Ma fortunatamente quello scontro non è mai avvenuto, perché i post sono stati segnalati per tempo alle forze dell’ordine, che hanno avvisato i genitori.

Invece, andando più indietro nel tempo, ci sono le frequenti zuffe tra minorenni in piazza Castello. La postazione fissa dei vigili urbani ha contribuito a rendere molto più sicura quella porzione di città.

Come non c’è più traccia delle gare tra moto e tra auto nel “circuito” di piazzale Segni: e ultimamente non ci sono più segnalazioni su presunte corse clandestine.

L’ultimo pilota che ha seminato il panico, è un bambino di dieci anni a bordo di uno scooter Scarabeo 150. Non toccava nemmeno con i piedi per terra, ma ha sfrecciato a tutta velocità, e senza casco, tra il Corso e piazza Mazzotti. Per bloccarlo ci sono voluti due vigili motociclisti.
 

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