La Nuova Sardegna

Sassari

Oasi ecologiche diventano discariche a cielo aperto

di Gavino Masia
Oasi ecologiche diventano discariche a cielo aperto

Situazione vergognosa in pieno centro con cumuli di rifiuti sul marciapiede Condizioni igienico-sanitarie precarie, controlli scarsi e telecamere inesistenti

09 gennaio 2018
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PORTO TORRES. Il centro storico cittadino è ormai diventato da mesi deposito incontrollato di rifiuti – sui marciapiedi vicino alle isole ecologiche e ai bidoni della differenziata – in occasione delle giornate festive. Una due giorni dove i nemici della differenziata hanno lasciato il segno in piazza Marinaru, via Roma e nel parcheggio di fronte alla stazione marittima “Nino Pala”. Ossia i soliti luoghi riservati al conferimento rifiuti da parte degli esercizi commerciali e dove la città si offre indegnamente ai propri visitatori nelle giornate di festa comandata e nelle domeniche. Piazza Bazzoni-Marinaru, tra l’altro, si trova a pochi metri dal palazzo del Marchese, sede di rappresentanza del Comune, e dal corso Vittorio Emanuele e quel cumulo di spazzatura fa da contorno squallido anche alla targa dove campeggia il nome dell’illustre poeta e concittadino.

Istruttoria amministrativa. Per cercare di porre un rimedio alla situazione sin qui disastrosa e condannata da tutti - come testimoniano le migliaia di visualizzazioni nei social - l’amministrazione ha dato finalmente mandato al dirigente responsabile del Servizio Ambiente di avviare con urgenza una istruttoria amministrativa di carattere tecnico-economico finalizzata ad accertare la possibilità di realizzare l’istituzione del servizio domenicale e festivo di spazzamento del centro cittadino e di raccolta dei rifiuti solidi urbani presso le isole ecologiche. Valutando il contesto attuale dei servizi di igiene urbana e in considerazione dell'esperienza maturata in questi primi venti mesi dall'avviamento del nuovo appalto del servizio di rifiuti solidi urbani.

Telecamere. Eppure il Comune era entrato nella graduatoria dei progetti “Reti per la sicurezza del cittadino e del territorio”, stilata dall’assessorato regionale degli Affari generali, con un finanziamento di circa 120mila euro. Con l’obiettivo di rafforzare e innovare la rete dei servizi delle amministrazioni locali e dare la possibilità alle stesse di dotarsi delle infrastrutture abilitanti per la realizzazione di nuovi servizi in favore di cittadini e imprese. Quella di dotare di telecamere le zone sensibili dove sono stati posizionati i bidoni della spazzatura era e rimane dunque l’intervento necessario auspicato a più riprese da consiglieri comunale e cittadini. Soprattutto per sanzionare i maleducati che sporcano la città nei giorni di festa, riuscendo ad eludere quei controlli che non esistono, e per trovare un rimedio immediato e urgente che renda decorose le piazze del centro storico nei giorni di festa.

Obiettivo da raggiungere. L’obiettivo principale dell’amministrazione pentastellata è aumentare la percentuale di raccolta differenziata, in un’ottica di tutela della salute pubblica e per cercare di ottenere quella premialità che poi dovrebbe andare a vantaggio della collettività. Certamente non con i rifiuti sparsi vicino alle isole ecologiche e ne tantomeno con quelli contrassegnati da adesivo giallo, quindi non ritirati, in quanto non conformi alla giusta differenziazione. Proprio ieri, inoltre, alcuni cittadini si lamentavano del fatto che non gli erano stati ritirati i bidoni dell’umido (dopo due giorni di festa) perché di vecchia produzione.

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